VIDEO | La struttura, entro due anni, tornerà al suo antico splendore. Il Comune ha ottenuto con Agenda Urbana circa 4 milioni e mezzo di euro per l’acquisto e la restaurazione dell’immobile. Il bando per la nuova gestione è stato vinto da due giovani catanzaresi
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Si respira un’atmosfera surreale entrando all’interno del Teatro Masciari di Catanzaro, dopo anni di abbandono. Inaugurato nel 1923 da Gennaro Masciari, fra qualche anno si festeggeranno i 100 anni, ha vissuto negli anni ’40 il periodo più fiorente con l’arrivo in città di importanti compagnie teatrali. A calcare il palco anche il grande Totò De Curtis. E poi il lento declino.
Lo storico teatro Masciari
Neanche la trasformazione in sala cinematografica aiutò il teatro nel rilancio sperato e la mancanza di fondi, portò i gestori dell’epoca a chiudere. Nel 2011 il comune aveva tentato l’acquisto con gli eredi Masciari, ma poi la trattativa non andò in porto. Diverse le manifestazioni da parte di tutto il mondo della cultura, ma soprattutto da parte dei cittadini per salvare il Teatro.
Ora, finalmente, quel sogno sembra diventare realtà. «Abbiamo destinato – ha spiegato il dirigente di Agenda Urbana del Comune, Tonino De Marco - circa quattro milioni e mezzo di euro di cui tre milioni sono stati inseriti nel programma Agenda Urbana che serviranno per l’acquisto e per la riqualificazione dell’immobile ed un milione e mezzo a carico della Cassa deposito e prestiti che saranno utilizzati per la realizzazione di progetti di inclusione sociale per soggetti svantaggiati, principale vincolo del bando per la gestione della struttura, vinto da due giovani professionisti di Catanzaro: Francesco Passafaro e Giovanni Carpanzano».
Simbolo di Catanzaro
«Dopo la demolizione del "San Carlino" a Catanzaro - ha detto ancora De Marco - il Masciari era diventato il teatro dell'aristocrazia e della nobiltà catanzarese».
«Restituiremo alla città una struttura – ha detto il sindaco Sergio Abramo – che stava a cuore a tutti i catanzaresi, ma anche all’Amministrazione che da tempo aveva tentato di superare i contenziosi per acquistare l’immobile».