VIDEO | Nella serata di ieri nella cittadina del Catanzarese il magistrato ha presentato il libro Complici e colpevoli, un'occasione che è servita anche a lanciare un messaggio ai cittadini in vista del voto di settembre
Tutti gli articoli di Cultura
«Il senso è quello di raccontare alla gente qual è la presenza della 'ndrangheta al Nord, perché si è radicata lì, quali sono le concause. E quindi è bene approfittare di questo momento in cui ci sono anche molti turisti che vengono proprio dal Nord e farli prendere coscienza».
Spiega così Nicola Gratteri il senso dell'ennesimo libro scritto insieme al docente e storico delle organizzazioni criminali Antonio Nicaso, Complici e colpevoli, edito da Mondadori, il cui sottotitolo recita “Come il Nord ha aperto le porte alla 'ndrangheta”. In un caldo pomeriggio di agosto il procuratore della Repubblica Catanzaro non si risparmia e ospite del Circolo velico di Soverato, presieduto da Leonardo Taverniti, sollecitato dalle domande del giornalista Francesco Pungitore, parla alla folta platea di un fenomeno che nel tempo è mutato e che ormai non si può più ignorare, che ha acquisito la capacità di muoversi sottotraccia, senza suscitare clamore o allarme, presentandosi con il volto rassicurante di figure professionali in grado di offrire servizi e soluzioni a basso costo.
«La 'ndrangheta, come sappiamo, al Nord non si manifesta in modo violento ma porta soldi per riciclarli. Negli anni è cambiata perchè muta col mutare sociale, non è una struttura statica. Quindi è sempre meno violenta e per questo più insidiosa». È un impegno costante, quello del procuratore antindrangheta da sempre pronto a incontrare i cittadini per spiegare la non convenienza a delinquere «Penso che oltre a fare indagini, quando si va in ferie si può andare al mare, a giocare a tennis, a raccogliere funghi o anche a parlare alla gente».
Infine, sul prossimo appuntamento elettorale Gratteri non si sbilancia se non per rivolgere un appello all'elettorato. «Non posso parlare di questo perché sono un magistrato – conclude -. L'unica cosa che mi sento di dire: quando verranno a chiedervi i voti, votate per tutti tranne che per quelli che vi dicono che sistemeranno vostri figli».