Dopo lo scioglimento del Laboratorio Sperimentale Giovanni Losardo, sotto la guida del figlio Raffaele e dei giornalisti Arcangelo Badolati e Filippo Veltri, quest’ultimo intervistato durante l'ultima puntata di Prima della notizia, si è formato un nuovo comitato, che ha lo scopo di rivendicare la stagione dell'impegno civile e culturale contro la criminalità mafiosa.

«Si lavora affinché la memoria non vada dispersa, perché ci sia sempre il senso profondo del sacrificio di Giovanni Losardo e di tanti altri come lui. Durante i diversi anni, in cui si è svolto il laboratorio a Cetraro, ci siamo imbattuti nel sacrificio di tanti calabresi uccisi dalla ‘ndrangheta, dei quali, purtroppo, si è persa la memoria. Noi vogliamo continuare in questo lavoro con lo sviluppo di iniziative che siano, per la rinascita di Cetraro e non solo, contro la cultura mafiosa». Così il giornalista e cofondatore del comitato Filippo Veltri.

«Non è il caso di voltare pagina – prosegue Veltri - per due motivi essenziali: il primo è perché la ‘ndrangheta è parte integrante dell’attualità anzi e peggiorata rispetto alla situazione calabrese del 1980; in secondo luogo perché io noto un calo dell’attenzione di tutta la società sia politica che civile rispetto a queste tematiche».

«Quando la più importante istituzione, quale la Regione Calabria, dichiara: “non finanzieremo più pellicole che riguardano la ‘ndrangheta” credo di non aver capito, io, dove viviamo. Se bisogna dare la rappresentazione più vera della nostra regione che, spesso, è stata storpiata da luoghi comuni e da stereotipi, non si può ricadere nell’errore che è uguale ed opposto».

Politica, scuola e vaccino

«Io penso che in un momento in cui in Italia è stato chiuso tutto – afferma il giornalista -, la questione delle scuole sia un punto dolente. Bisognerebbe fare di tutto per mantenere l’apertura delle scuole, quantomeno per le fasce d’età più giovani. Non so quali tipi di ricadute, sia dal punto di vista didattico che psicologico, possano esserci, però ritengo che uno sforzo vada fatto per tenerle aperte».

«È la prosecuzione di quello che abbiamo già vissuto – sostiene Veltri -. È evidente che noi siamo arrivati assolutamente impreparati al nodo della distribuzione del vaccino. Paghiamo gli anni in cui commissari hanno dimostrati l’incapacità di gestire la sanità in Calabria. Le istituzioni dovrebbero darci qualche risposta sulla bassa percentuale di vaccinazione, è incredibile che ci siano zone più virtuose sia a livello nazionale che regionale».

Flippo Veltri conclude sul complicato panorama della prossime elezioni regionali: «Il centrodestra credo che troverà la quadra convergendo su un unico candidato a presidente. De Magistris e Tansi penso che agiscano sulla stessa area di elettori e credo che alla fine potranno trovare un accordo. Poi continuano le incertezze del Partito Democratico, se proseguono nella strada della non scelta e non provano a riaggregare tutta quella parte politica e sociale, è evidente che scapperanno i tori».