Dopo i mesi di chiusura imposti dall'emergenza coronavirus, riaprono al pubblico il Museo nazionale archeologico della Sibaritide, il Parco archeologico di Sibari e il Museo archeologico nazionale “Vito Capialbi” di Vibo Valentia. Da sabato 4 luglio le tre strutture, dirette da Adele Bonofiglio, riapriranno i cancelli in piena sicurezza e nel rispetto dei protocolli sanitari previsti, per il momento però solo il sabato e la domenica.  

I primi ad aprire dopo il lockdown erano stati la Galleria nazionale di Cosenza e i Parchi archeologici di Locri e Bova Marina. Diventa ora più consistente l’offerta culturale proposta ai visitatori dalle realtà afferenti alla Direzione regionale musei della Calabria guidata da Antonella Cucciniello.

 

Il Museo della Sibaritide potrà essere visitato dalle 9.00 alle 20.00, con ultimo ingresso alle 19.30 (max 5 persone per volta compresa eventuale guida). Il Parco archeologico di Sibari, invece, aprirà sempre alle 9.00, ma nell’occasione con ultimo accesso alle 18.00 (max 15 persone per volta compresa eventuale guida). Per quanto riguarda il Museo di Vibo Valentia, infine, potrà essere visitato dalle 10.00 alle 20.00, con ultimo ingresso alle 19.00.

 

E in questo caso a Vibo ci sarà una bella novità: l’esposizione all’interno delle proprie sale dell’importante busto in basanite di età Claudia, rientrato il 10 marzo scorso dal “Princeton University Art Museum” dopo un prestito temporaneo. Il prezioso reperto va ad aggiungersi al già consistente patrimonio del “Vito Capialbi”. Scoperto negli anni ’30 nei pressi di Vibo Marina, esso rientra nella ritrattistica di alta committenza, sia per quanto riguarda la raffinatezza dell’esecuzione sia per l’utilizzo del basalto africano, una tipologia di pietra impiegata per i ritratti di prestigio.