Nelle maggiori località turistiche della nostra regione aumenta la preoccupazione per la stagione estiva che dovrà essere completamente reinventata
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Sarà un’estate all’insegna delle restrizioni, necessarie per contenere la diffusione della pandemia, ma il settore della “movida” rischia di essere quello interamente cancellato, senza i programmi dedicati al divertimento e alla vita notturna. A Soverato, nota località turistica della costa ionica catanzarese, dopo quattro anni di eventi, si fermano le iniziative della “Summer Arena”, struttura realizzata sulla spiaggia, che ha ospitato cantanti e personaggi del mondo della televisione a livello internazionale, e che rappresenta un vero punto d'incontro per i giovani.
Il promoter Maurizio Senese, della Esse Emme Musica, ha sottolineato: «Quattro anni di strepitosi concerti, centomila spettatori paganti, la creazione del maggiore indotto turistico della costa jonica e della Calabria intera, l’organizzazione di un evento riconosciuto dalle più importanti produzione italiane, unico nel centro sud, il nostro coraggio e la nostra forza che ci hanno da sempre contraddistinto, tutto questo non basta di fronte a un mostro invisibile come quello del nuovo coronavirus».
La scelta, obbligata di Senese non chiude però definitivamente questa esperienza: «La Summer Arena – ha spiegato - continuerà a essere il più grande evento della Calabria. Continuerà a ospitare i più importanti live nazionali e internazionali, noi continueremo ad andare avanti con lo stesso coraggio e con la stessa professionalità che ci hanno contraddistinto nelle quattro edizioni precedenti. Da parte nostra non può che essere un arrivederci, tutto è rinviato all’estate 2021».
Nelle altre realtà turistiche calabresi, la principale perplessità resta quella legata alle regole per le restrizioni che dovranno essere attuate nei locali. «Per molti di noi la stagione estiva rischia di trasformarsi in un incubo», evidenzia il gestore di un noto locale di Tropea, altra perla del turismo calabrese. «Le serate dei locali che organizzano movida e momenti di incontro - aggiunge – vivono proprio di quella condivisione e socialità che le norme potrebbero cancellare, per cui diventa difficile immaginare l’organizzazione di eventi».
Ad essere maggiormente penalizzati non sono solo concerti e discoteche, ma anche quella moltitudine di locali aperti tutta la notte e normalmente affollati di giovani e non solo. Attività dislocate soprattutto lungo le coste calabresi, dove non sarà facile reinventare questo tipo di manifestazioni.