Il ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti ha firmato il decreto che modifica l'esame di Stato. Le novità saranno in vigore già a partire da giugno 2020
Tutti gli articoli di Cultura
PHOTO
Il ministro Fioramonti ha firmato il Decreto Maturità, l'atto che indica novità e conferme dell'Esame di Stato che si svolgerà a partire dal 17 giugno 2020. «Aboliremo le buste. Manterremo i materiali ma le buste saranno eliminate», aveva annunciato in anteprima a Skuola.net il ministro, durante una videochat con il portale per studenti subito dopo la firma. «Non vogliamo che l'esame di Stato sia un motivo di stress - continua Fioramonti - Questo non fa bene a nessuno. Gli studenti devono andare all'esame fieri della propria preparazione. Non vogliamo trabocchetti».
L’altra novità è che torna, dopo un anno di assenza, il tema specifico di Storia nella traccia della prima prova, quella di Italiano. "Ho voluto ascoltare la voce dei docenti", ha sottolineato il ministro, precisando che il tema di Storia «sarà nella seconda tipologia di tracce, obbligatoriamente come una delle opzioni».
«Vogliamo mettere lo studente a proprio agio»
Il ministro chiarisce agli studenti che «la commissione manterrà una serie di materiali che serviranno a far partire l'esame. Ma, anziché sorteggiarlo come in una lotteria si sapranno prima quali saranno gli argomenti scelti che verranno proposti agli studenti per far iniziare l'orale. Quei materiali saranno a disposizione degli studenti prima dell'inizio dei colloqui», ha detto il ministro. Sopprimendo le buste, viene meno un «elemento di ulteriore nervosismo che veniva creato attorno a questa lotteria». E «ci sarà un sistema più trasparente, più coordinato, che rasserena la commissione e mette lo studente a proprio agio». «Non voglio che l'esame di Stato diventi una corsa al massacro. Gli studenti devono sapere che l'unica cosa che serve è la preparazione. L'esame di Stato è momento di confronto e valutazione e non una roulette. Non siamo al Casinò», ha concluso il ministro.
Non torna la tesina, l'elaborato preparato dagli stessi studenti su un argomento largo che abbracciava diverse discipline. «Non ci saranno altri cambiamenti alla maturità», ha poi assicurato, spiegando che «il decreto ufficiale con le materie e quant'altro uscirà come sempre a inizio anno». «La mia idea di scuola è quella di non cambiare ma di mantenere. Ho voluto mantenere l'impianto generale dell'esame. Evitiamo che ogni ministro che si siede al ministero cambi qualcosa».