È necessario un Protocollo di sicurezza nazionale, dettagliato e prescrittivo per garantire la salute del personale e degli studenti coinvolti, senza il quale l'esame di Maturità dovrà svolgersi online e non in presenza. A chiederlo è il Consiglio superiore della pubblica Istruzione, che, a quanto si apprende, si è espresso all'unanimità sulle disposizioni che il ministero dell'Istruzione si appresta a varare. Il Consiglio, che si è riunito in modalità telematica, ha precisato che nell'impossibilità di potere applicare le prescrizioni di sicurezza è «indispensabile prevedere che gli esami di maturità avvengano a distanza».

 

Fonti del ministero dell'Istruzione assicurano che il Protocollo di sicurezza per gli Esami di Stato del secondo ciclo «è praticamente pronto e sarà reso noto a breve». Il lavoro «va avanti da giorni insieme al Comitato tecnico-scientifico del Ministero della Salute e consentirà di svolgere gli Esami in sicurezza. Si tratta di regole chiare, attuabili, che tuteleranno studenti e docenti». Un pacchetto di misure che «tengono conto anche delle sollecitazioni arrivate dai sindacati incontrati nei giorni scorsi».

 

Intanto nei giorni scorsi, la ministra Lucia Azzolina ha ricordato in Parlamento, durante un'audizione in commissione, che il Comitato tecnico-scientifico ha già autorizzato lo svolgimento dell'Esame «ritenendo - ha detto la ministra - che possa svolgersi, appunto, nelle scuole, garantendo gli standard di sicurezza».