La novità dei festeggiamenti della santa patrona di Cosenza, la Madonna del Pilerio, è stata la riproposizione dalle balconate di Palazzo del Sedile, dei drappi della nobiltà bruzia che teneva il congresso ufficiale proprio nel giorno della ricorrenza.

Un’antica tradizione

La tradizione risaliva al XVI secolo. I patrizi cosentini, in occasione di appuntamenti di particolare importanza liturgica, si riunivano abbellendo a festa l’edificio di fronte la Cattedrale con preziosi tessuti di colore rosso e blu, i colori della Vergine. La sinergia tra la Fondazione Riccardo Misasi, il rettore della Cattedrale don Luca Perri e la presidente della Commissione Cultura del Comune Alessandra De Rosa, ha consentito il recupero di questa storica usanza, andata perduta nel tempo.

Venti drappi esposti

Venti nel complesso i drappi esposti, tra i quali anche quelli delle nobili Ombretta Savelli Passalacqua e Rachele Andreotti Loria, discendenti delle famiglie che abitavano il Palazzo del Sedile. I pregiati manufatti, del tutto simili a quelli dell’epoca, sono stati realizzati da Giuliana Fittante, titolare della bottega Artelesio nel centro storico di Cosenza.

Il rinnovo della fede

Migliaia di fedeli hanno partecipato alla processione tra le strade cittadine. Il prefetto da poco insediatosi nel capoluogo bruzio, Cinzia Guercio, nell’offrire alla Santa Patrona un omaggio floreale, ha brevemente sottolineato il momento di estrema difficoltà dell’ambito provinciale, alle prese con diverse criticità: «Anche con l’aiuto divino – ha detto tra l’altro – riusciremo a risollevare le sorti di questo territorio». Un messaggio ribadito anche dall’Arcivescovo Francesco Nolè che abbiamo intervistato