Lui è un giovane artista calabrese, anomalo e inedito per molti aspetti. Ama anche provocare: ho assistito, nel suo studio di Cotronei, alla realizzazione di una sua opera, mentre indossava una pianeta che i sacerdoti usano per celebrare la messa.

Ma la provocazione sta tutta nel seguito, perché ad un certo punto, non appena completato il lavoro, l’artista ha iniziato una parziale distruzione dello stesso, lo ha sfregiato! Ma a volte gli dà anche fuoco.

E quello che rimane è la sua opera d’arte definitiva!

Si chiama Giuseppe Barilaro, e proprio in questi giorni si può assistere alla sua bella mostra al Complesso Monumentale del San Giovanni di Catanzaro. Si intitola “L’oblio dei corpi“ a cura di Lorenzo Canova.

Chi è Giuseppe Barilaro

Giuseppe Barilaro ha completato nel 2017 la sua alta formazione artistica all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Poco più che 30enne, una laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Nel 2012 viene selezionato da Andrea Romoli Barberini e Wang Lin per esporre nella città di Xi’ An in Cina.  Nel 2013 vince il Premio Nazionale delle Arti, conferito dal MIUR, come “miglior allievo in Pittura”. Nel 2015 espone per il premio internazionale “Limen Arte” e partecipa alla Biennale di Venezia nel workshop di pittura “Il solco dipinto”. Nel 2017 espone in personale a Roma, Milano e Livorno.

Ha vinto il Premio Nazionale Arti-MIUR con la rappresentazione del “Cristo esposto alla confessione”. Apprezzato da Vittorio Sgarbi (che a una esposizione di Barilaro ha voluto uno dei suoi quadri ), ovunque vada incassa apprezzamenti e riconoscimenti. Ancora giovanissimo, vive gli anni dell’esplosione del colore rosso, realizzato mediante miscele di resine, colle e colori, soggetto di metamorfosi concettuali, esposto al processo di combustione, alla scoperta della essenza della materia.

Attualmente è docente presso il liceo artistico Canova di Vicenza, ed espone in gallerie di tutto il mondo, dall’Iran, passando per la Cina, sino a New York, città nella quale ha ottenuto l’importante riconoscimento dell’acquisto di due opere da parte di un museo.

Da venerdì 11 febbraio la sua esposizione personale a Catanzaro: “L’Oblio dei Corpi”, circa 50 opere, tra quadri, scultura e disegni degli ultimi anni, che come tutto il percorso di Giuseppe Barilaro, «si muovono in un equilibrio perfetto tra il Barocco e l’Informale, tra la crudeltà e la poetica, aggredendo la materia e dilatandola, accentuando il senso di abbandono».

L’esposizione sarà curata da Lorenzo Canova con la collaborazione della Galleria Lombardi di Roma.

Giuseppe Barilaro merita molta attenzione, perché la sua non è solo pittura o scultura. La sua è «l’esempio perfetto della combinazione tra il periodo antico e moderno, senza tralasciare l’aspetto estetico del territorio, restituendo così un’identità ai suoi quadri. Il luogo che ospita le opere, è una fucina di immagini e suggestioni tale da coinvolgere i visitatori e suscitare in loro emozioni».