VIDEO | Il maestro orafo protagonista del quarto appuntamento di Impressioni di Settembre a Castrolibero, con il suo libro Sono Nessuno. Le novità sulle sue creazioni e il ricordo del professore dell'Unical scomparso a giugno: «Conoscerlo per me è stata una grande fortuna»
Tutti gli articoli di Cultura
Sette anni dopo la prima edizione data alle stampe da Rubbettino, Sono Nessuno, il libro autobiografico di Gerardo Sacco scritto con il giornalista Francesco Kostner, con una prefazione di Vittorio Sgarbi, continua a catturare l'interesse e a suscitare l'ammirazione del pubblico.
Un lungo viaggio tra arte e vita
Forse perché questo lungo viaggio tra arte e vita, come lo stesso autore definisce il suo percorso esistenziale, ogni giorno si arricchisce ancora di una pagina nuova, di un capitolo in più, di una particolare esperienza che l'orafo delle dive con disinvoltura rivela a chi lo ascolta, riuscendo a stabilire con l'uditorio, un immediato e genuino rapporto di empatia. Anche a Castrolibero in occasione della rassegna Impressioni di Settembre.
Impressioni di settembre | «Dopo Gratteri indietro non si torna»: il pm Annamaria Frustaci racconta il suo libro e il lavoro nel pool della Dda
Un racconto intimo
Conversando con Paola Bottero, direttore strategico di ViaCondotti21 del Gruppo Pubbliemme-Diemmecom, partner dell'iniziativa, Gerardo Sacco si racconta nell'intimo, tra le gioie, quella più recente il Leone d'Oro alla carriera ricevuto in Senato per i sessant'anni di attività, ed i momenti dolorosi: la prematura scomparsa dell'amata moglie, Anna, e poi il rammarico per quella di Nuccio Ordine al quale aveva promesso di realizzare un gioiello per celebrare il prestigioso premio Principessa delle Asturie assegnato al filosofo pensatore che ci ha lasciati il 10 giugno scorso.
Profonda amicizia
Gerardo Sacco e Nuccio Ordine erano legati da una profonda amicizia consolidata con il conferimento della cittadinanza onoraria del comune di Diamante, di cui Ordine era originario, al maestro orafo. In quella circostanza il docente dedicò a Gerardo Sacco una laudatio in cui, tra l'altro, paragonò il percorso del maestro crotonese a quello di Ulisse verso Itaca ricordando che il successo non è l'approdo bensì l'esperienza vissuta per giungervi. «L'ho sentito pochi giorni prima che venisse a mancare – rivela Gerardo Sacco - Avremmo dovuto incontrarci. Non so cosa darei per poterlo riabbracciare. Conoscerlo per me è stata una grande fortuna. Ne sento la mancanza e intendo istituire una borsa di studio a mie spese per onorarne la memoria e per conservare il patrimonio di conoscenza che ci ha lasciato».
Impressioni di settembre | Padellaro e le sue “Confessioni di un ex elettore”: «Astensionismo letale per la democrazia»
Novità all'orizzonte
In passerella alcune delle creazioni più iconiche del maestro orafo, ed un ringraziamento alla figlia Viviana, recentemente insignita del Premio Phenomena, amministratrice della Gerardo Sacco artefice del salto di qualità compiuto dall'azienda: «Grazie a lei ed alle sue capacità imprenditoriali nell'ambito della pianificazione, della promozione, della distribuzione, io ho potuto esclusivamente dedicarmi alla creatività. Che è ciò che so fare meglio». Prima dei saluti l'annuncio del lancio di una nuova collezione e una promessa al sindaco Orlandino Greco che lo ha invitato ad ispirarsi per le prossime creazioni, all'antica città di Pandosia, capitale degli Enotri, da cui ebbe origine l'attuale Castrolibero: «Presto ci saranno delle sorprese» dice prima di concedersi alla firma delle copie del libro ed alle fotografie di rito.