I riti della Pasqua in Calabria stupiscono per la varietà di toni e di colori,  frutto delle diverse  culture che nel territorio si sono radicate. A Bova Superiore il rito cristiano della benedizione delle Palme o e dei ramoscelli d’olivo si arricchisce di elementi simbolici misteriosi altamente evocativi  rappresentati dalla presenza, lungo il percorso della processione nel  borgo e all’interno della chiesa, di artistiche figure femminili, che alcuni li definiscono.

 

Diverse per dimensioni, realizzate con foglie di palma e rami di olivo della varietà sinopolese, si distinguono in madri e figlie e vengono realizzate, nei giorni precedenti la festa, da tutti gli abitanti del piccolo centro che manifestano, cooperando assieme nei giorni precedenti la domenica, una precisa identità culturale e un forte spirito di coesione sociale. Nel significato più antico, legato alla tradizione grecanica che permea tutta l’area jonica reggina, le variopinte sagome femminili rappresentano il mito della fertilità, mentre nell’ambito della tradizione cattolica manifestano il passaggio, che s’identifica con la Pasqua, dal buio alla luce.