L'esposizione alla Banca Montepaone in piazza Matteotti sarà visitabile gratuitamente fino al 31 gennaio. L'artista di Cittanova: «In Calabria non mi sento molto apprezzato, ma qualche bella soddisfazione la sto avendo»
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Sono circa venti le opere di Cesare Berlingeri che fino al 31 gennaio 2024 saranno ospitate e visitabili, su iniziativa dell'omonima
Accanto ai protagonisti anche la curatrice della mostra Teodolinda Coltellaro che ha duettato in uno stimolante dibattito con il maestro 75enne il quale, con fresco entusiasmo, ha rivelato un particolare molto importante. «La caratteristica delle tele piegate - ha detto rubando la scena alla critica d'arte - nasce dall'aver visto lo smantellamento di un fondale di teatro e la garbata opera di ripiegamento da parte di alcuni operai. Si trattava di un cielo stellato e da lì - ha detto Berlingeri - la mia folgorazione: avrei dipinto le mie visioni e poi piegandole le avrei portato con me per il mondo».
Prima di concedersi ad amici, appassionati (tra cui il maestro Pino Pingitore che lo aveva preceduto con una personale negli stessi locali, il presidente di Confindustria Calabria Aldo Ferrara e l'ex caporedattore Rai Pasqualino Pandullo) Berlingeri ha risposto volentieri alle nostre domande, anche perché il gruppo editoriale LaC ha dimostrato nel tempo di apprezzare ma anche valorizzare appieno il suo estro.
Nuova puntata | Viaggio tra le opere dell’artista calabrese Cesare Berlingeri con LaC Storie
«La mia tavolozza nel tempo si è ridotta all'essenziale - ha sintetizzato l'artista 75enne - i tre colori fondamentali, i colori dell'umanità: il blu, il rosso, il giallo. Da questi, come dalle 7 note vengono fuori milioni di melodie, escono tutte le altre tonalità. L'importante è fare un viaggio attraverso i vari colori: il blu mi porta nell'Universo, il giallo nella Luce, il bianco come il nero assorbe tutto, La mia piegatura è come un buco nero».
Che rapporto ha con la città di Catanzaro?
«Un rapporto bellissimo. Qui ho fatto la prima grande mostra, forse la più bella in assoluto, al S. Giovanni. Io ho esposto in tutto il mondo ma quella del 2005 in questa città la ricordo con grande piacere».
Si sente apprezzato in Calabria?
«Sinceramente non molto. Le racconto un aneddoto. tempo fa una giornalista siciliana, di Catania, venne nel mio paese per intervistarmi e cominciò a chiedere dove abitasse il Maestro: nessuna risposta. Poi disse il nome e le risposero che poteva trattarsi di quel tipo "corto" (basso) che porta in giro un cane. Ecco, per i miei compaesani io ero 'famoso' per il cane. Comunque qualche bella soddisfazione l'ho avuta, la sto avendo».
L'insegnamento dell'Arte in Italia è all'altezza delle tradizioni?
«L'arte non si può e non si deve insegnare: uno ce l'ha o non ce l'ha. Le tecniche si possono insegnare, la storia. Perché forse quello che c'è stato nei tempi più antichi è più all'avanguardia di tante altre espressioni. Caravaggio, ad esempio, è più attuale oggi che ai suoi tempi. Le scuole d'Arte? Lasciano il tempo che trovano. Poeta o lo si è o non lo si è: tutti apprendono l'italiano, ma quasi tutti riescono a scrivere cose ordinarie; eppure Leopardi con le stesse consonanti e le stesse vocali ha creato l'Infinito».
C'è fra queste opere esposte in Banca Montepaone una a cui è più legato?
«No, in tutte c'è il mio tempo, ci sono i miei colori».
Anche la sua anima?
«Sì, se vuole dire così va bene, c'è anche la mia anima».
La mostra del maestro Berlingieri presso la Banca Montepaone di Catanzaro sarà visitabile dal lunedì al venerdì mattina 8.20 - 13.20 e pomeriggio 14.45 - 15.30 ad ingresso gratuito.