Musica, immagini e parole: un vero e proprio videoclip emozionale per raccontare il mondo dell’autismo dal punto di vista di chi vi opera quotidianamente e in un momento storico in cui le disabilità sono ancora di più strette nella morsa di regole ferree, distanze e un diritto alla salute spesso accartocciato.

La Comunità Progetto Sud, guidata dal noto sacerdote bresciano don Giacomo Panizza, ha a Lamezia un centro interamente indirizzato all’autismo, nel quale vengono sperimentate tecniche innovative e ci si dedica con “testa e cuore” come dice la canzone stessa a bambini e ragazzi. Da qui l’idea di creare un video clip il cui brano è stato composto e interpretato da Silvia Gaglione e dal repper Raffalife e arrangiato da Francesco Pappaletto. La cantante è anche un’operatrice del centro che ha sempre assecondato la sua passione per la musica riuscendo in questo caso a coniugare anche quelle per il suo lavoro.

Raccontare la realtà degli operatori e dei ragazzi e bambini con autismo, illustrare per immagini il viaggio quotidiano che la contraddistingue, le finestre che apre e i nodi che scioglie, è il messaggio che fa da binario al percorso di questo brano che lontano da ogni forma di autocelebrazione vuole parlare di autismo e rimettere questo tema al centro dell’attenzione sociale, politica e mediatica.

«Ho sempre avuto la convinzione - spiega Silvia Gaglione - che l’espressione artistica sviluppi nell’uomo una serie di abilità e competenze che comportano un miglioramento della qualità di vita a diversi livelli. Attraverso la musica, il ritmo, la danza, con la sola vicinanza fisica, possono essere trasmesse emozioni e sensazioni uniche, generando un livello di intersoggettività completamente libero da vincoli regolamentari».

«Parlando del mio lavoro  - aggiunge - non mi riferisco solo all’attuazione di tecniche e procedure volte a sviluppare competenze, ma ad una più ampia e coinvolgente “opera di squadra” nell’ottica di una condivisione entusiasmante di spazi e tempi dedicati ad ogni singolo bambino; un cammino spesso pieno di ostacoli affrontati insieme con la testa e con il cuore! Questo brano porta con sé un piccolo pezzetto di ogni membro della nostra squadra. La musica come mezzo, quindi, ma anche come fine: questa canzone ne è l’esempio»

«Questo periodo storico così particolare ci ha fatto sentire più di una grande squadra, rendendoci ancora più uniti per il raggiungimento di un obiettivo comune: il benessere dei nostri bambini e delle famiglie - dice Chiara Carnovale, coordinatrice del Centro Autismo-Una missione da scoprire anche attraverso una canzone. Da qui nasce l’idea di realizzare “Tra testa e cuore”, un videoclip musicale che potesse trasmettere un messaggio ormai molto radicato all’interno del Cpea: riscoprirsi, reiventarsi, costruire e ritrovarsi per essere Insieme migliori. Ritorniamo a parlare di autismo – conclude- per creare percorsi virtuosi insieme».