Il Teatro Grandinetti non chiuderà. E’ questo uno degli elementi emersi da un incontro tra la consulta delle associazioni e la commissione straordinaria che gestisce il comune di Lamezia Terme. Alla struttura mancherebbe il certificato di agibilità ma non sussisterebbero le condizioni per “far calare il sipario”. Un elemento ad onor di cronaca nuovo visto che la paventata chiusura era stata fino ad ora motivata dalla situazione di empasse creatasi con la gestione dei servizi tecnici. Una querelle che vede di mezzo anche una sentenza del Tar e una e mail partita dagli uffici di via Perugini che avvertiva le associazioni del fatto che l’apertura dello storico teatro poteva essere garantita solo fino al 9 marzo.

 

L’incontro è servito anche mostrare ai commissari una piattaforma di rivendicazioni da parte della consulta. Un organo che, nato sull’onda della paventata chiusura del Grandinetti, ha poi visto emergere criticità e aspetti del settore culturale da portare a galla per permetterne quanto meno una smussatura. Come ad esempio, il canone d’uso dei teatri. Al momento troppo alto per le associazioni, mentre in altre realtà queste vengono agevolate. Tra gli altri punti toccati durante l’incontro, si legge in una nota del portavoce della consulta Francesco Ruberto, la possibilità «di restituire alla collettività il Teatro Russo quale luogo di cultura. Su questi punti l’ente si è riservato un approfondimento non escludendo un accoglimento positivo».

 !banner!

Per quanto riguarda poi la chiusura dei Teatri Umberto e Costabile e degli impianti sportivi «sono stati assicurati interventi mirati, che verranno inseriti nel bilancio previsionale da approvare entro fine mese, per consentire una soluzione definitiva ai problemi di agibilità».