La preparazione ricompare nelle case dei calabresi con la neve. Una tradizione secolare introdotta, secondo alcuni storici, dagli arabi
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Prendi un po’ di neve fresca dal davanzale del balcone, condisci in un bicchiere con il miele di fichi, elemento presente in ogni dispensa cosentina che si rispetti, e gusta la scirubetta, il più antico dei gelati conosciuto al mondo.
Tradizione che affonda radici lontane
La tradizione secolare si rinnova appena la città viene coperta dalla coltre bianca. Secondo alcuni storici, furono gli arabi ad introdurla con il termine aramaico di sharab, che indicava un succo di frutta rinfrescante, da cui sarebbe poi derivato non solo il nome dialettale scirubetta (o scirubedda), cioè piccolo sciroppo, ma anche le parole italiane sorbetto e sciroppo.
Gelato antico noto in tutta la Calabria
Non si tratta di una esclusiva della provincia di Cosenza. Al contrario, la scirubbetta sopravvive in tutta la Calabria e viene preparata, con diverse varianti, principalmente utilizzando caffè e liquori, in migliaia di case, appena dal cielo comincia a cadere l’elemento principale della ricetta: la neve. Senza porsi troppe domande sulle alterazioni che l’inquinamento atmosferico, potrebbe causare alla materia prima.