L’antropologa albanese Bianca Myftari ha condotto uno studio internazionale sulle rievocazioni storiche nel Sud d’Italia ed in particolare su quelle della comunità arbëresh. Ne è conseguita una pubblicazione che sta facendo parlare in maniera positiva l’intera popolazione accademica, sia italiana che estera. Al centro vi è anche l'affascinante mondo della rievocazione storica a Lungro, un piccolo paese della Calabria dove prende vita la tradizione arbëresh. Qui si può letteralmente viaggiare indietro nel tempo e immergersi nel ricco patrimonio culturale del popolo arbëresh attraverso elaborate rievocazioni che mettono in mostra i loro costumi e tradizioni unici.

Leggi anche

Gli arbëresh sono una comunità etnica albanese stabilitasi nell'Italia meridionale nel corso del XV secolo. Nonostante secoli di vita in Italia, hanno conservato la lingua, le tradizioni e i costumi albanesi, creando un'identità culturale distintiva che viene celebrata in eventi come la rievocazione storica a Lungro. La rievocazione storica è una vibrante esposizione della cultura arbëresh, con costumi tradizionali, musica, danze e rituali che trasportano i visitatori in un'epoca passata.

I partecipanti ricreano meticolosamente scene storiche, facendo rivivere le tradizioni e lo stile di vita dell’epoca. I visitatori della rievocazione hanno l'opportunità di assistere da vicino a tradizioni secolari e di interagire con i membri della comunità arbëresh. Dalle tradizionali canzoni popolari albanesi agli intricati costumi artigianali, ogni dettaglio dell'evento testimonia la resilienza e l'orgoglio culturale, inoltre, viene offerta un'occasione unica per vivere la storia in modo dinamico e coinvolgente. Partecipando all'evento, i visitatori possono acquisire una comprensione più profonda della cultura arbëresh e della sua eredità duratura nel sud Italia. Così come è successo alla dottoressa durante la sua presenza a Lungro.