VIDEO | Sono circa una ventina le creazioni esposte nella mostra fotografica a Soverato riconducibili all'artista palermitano che è possibile ammirare in altrettante chiese della regione
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È custodita nella chiesa di S. Maria SS. Addolorata di Soverato superiore, è la Pietà dello scultore rinascimentale palermitano Antonello Gagini che lasciò la maggior parte delle sue opere tra la Calabria e la Sicilia. Un ricco patrimonio artistico che il Centro Studi Antonello Gagini, presieduto da Maria Anita Chiefari, ha inteso valorizzare e raccontare attraverso la mostra fotografica dedicata alle opere gaginiane calabresi allestita nei locali dell’antico palazzo Alcaro sul corso della città fino al 19 agosto in collaborazione con l’amministrazione comunale e la locale Proloco. «Abbiamo fatto un censimento di quelle che sono le opere ricondotte all’artista – spiega la Chiefari -. Quindi abbiamo mandato il nostro fotografo Ernesto Sestito su e giù per la Calabria e abbiamo trovato tantissime Madonne sia nella provincia di Reggio Calabria che di Vibo e Crotone. Tutte le opere sono visitabili».
Un ricco patrimonio artistico
Da Mesoraca a Bagaladi, da Catanzaro ad Amantea, da Seminara a Vibo Valentia, tante e suggestive dunque le opere gaginiane in marmo, circa una ventina quelle esposte, che hanno alimentato nel tempo la pietà popolare fino alla celebre pietà conservata nella chiesa di Soverato per la quale ci si appresta a commemorare il V centenario della realizzazione nel 2021. «Con questa mostra vogliamo dimostrare che appuntamenti come questo servono – sottolinea la presidente del Centro Sudi -, che la promozione è importante e che la cultura va incentivata. E il visitatore, nel momento in cui entrerà qui da noi, si renderà conto che c’è tanto da vedere in Calabria».