Salvare i libri dalla discarica e ridargli nuova vita, nasce da questo l’associazione a resistere di stampo culturale, come amano sottolineare i fondatori, Kalibreria di Soverato, intitolata al compianto poeta soveratese Vito Maida. «Noi raccogliamo i libri, la gente ce li può donare anziché buttarli via e noi in modo gratuito li diamo in prestito riassegnandogli la funzione propria e cioè quella di essere letti e non sicuramente di essere buttati in discarica o in depositi e cantine – ha spiegato il presidente dell’associazione Domenico Commisso -. Vogliamo resistere attraverso lo sviluppo e la diffusione della cultura, non resistere e basta. Cerchiamo di migliorare quello  che ci circonda, altrimenti non avrebbe senso».

La filosofia del recupero

Un progetto semplice e ambizioso allo stesso tempo che segue la filosofia del recupero, e non soltanto dei libri: «Siamo partiti recuperando  libri destinati al macero e questa filosofia poi è stata estesa anche alla struttura – ha aggiunto Francesco Mazzotta, della stessa associazione -: utilizziamo materiali riciclati cercando anche di muoverci verso un’ottica ambientalista e promuovendo un cambiamento nello stile di vita delle persone. Sappiamo che è una cosa molto difficile ma cultura vuol dire anche questo cioè avvicinarci al benessere collettivo».

4000 volumi

La graziosa libreria di strada, aperta tutti i giorni dalle 17.00 alle 23.00, si trova sul lungomare della città dell’ippocampo, un luogo in cui movida e cultura si incontrano e si confondono anche grazie alle iniziative che l’associazione ha organizzato nel periodo estivo per offrire interessanti momenti di dibattito e confronto: «Abbiamo voluto mostrare e dire alle persone che c’è anche dell’altro e non è semplice – ha aggiunto Commisso -. D’inverno abbiamo una sede fissa al chiuso ma la biblioteca di prossimità o di strada fa avvicinare molto di più le persone perché non si sentono in imbarazzo e sono a loro agio».


Quasi 4000 i volumi disponibili. «Abbiamo fatto richiesta al Sistema Bibliotecario Regionale per essere riconosciuti come biblioteca – fa sapere il presidente dell’associazione -. Non dovrebbero esserci problemi e nel momento in cui ci daranno il software li catalogheremo e metteremo il catalogo a disposizione dei lettori anche online».