Camminare nella pinacoteca della Casa della cultura di Palmi è un’esperienza unica: nel lascito alla città da parte dello scrittore Leonida Répaci, infatti, possiamo ammirare, tra le tante opere, tele di Guttuso, un bozzetto di Giacometti e addirittura un Modigliani. Il polo museale palmese, però, comprende al suo interno anche la bellissima gipsoteca Guerrisi e uno dei musei etnografici più importanti in Italia. Nei giorni scorsi è circolata la voce, infondata, di una sua imminente chiusura per carenza di personale. L’amministrazione comunale non solo smentisce, ma rilancia il suo impegno per un’ulteriore crescita della struttura.

Ricambio e rilancio

«È vero che ci sono delle persone che sono andate in pensione – ha dichiarato l’assessore alla Cultura di Palmi Wladimiro Maisano – ma ci sono già dei sostituti, abbiamo previsto dei tirocini; tra poco arriveranno anche i ragazzi del servizio civile e il bando che riguarda il volontariato culturale». Molte attività, secondo quanto sostenuto da Maisano, sono già in programma per le prossime settimane. «Già dal 22 febbraio ci sarà l’evento Modigliani – ha affermato l’assessore –. C’è in programma una mostra sulla Shoah e tanto ancora. Quindi la casa della cultura è viva e attiva».  

Visite da tutta Europa

Negli ultimi anni è cresciuto in maniera esponenziale il numero di coloro che ogni anno visitano il polo museale palmese. Visitatori non solo italiani, ma da tutta Europa. «Le visite avvengono soprattutto attraverso dei viaggi organizzati e grazie alla guide turistiche – ha aggiunto l’amministratore – Abbiamo visitatori che arrivano dall’Olanda, dalla Germania. Proprio qualche giorno fa abbiamo accolto tanti turisti francesi, arrivati con due pullman. Abbiamo attivato la biglietteria che fino a qualche tempo fa non c’era e un registro per quantificare gli ingressi annuali». 

Cosa vedere

Come detto, il polo museale della casa della cultura è composto da diverse sale tutte molto interessanti. «Una visita può partire – ha spiegato l’assessore Maisano – dal famoso Antiquarium, che riguarda le scoperte nel parco archeologico dei Taureani e che mette in scena quelle che sono le nostre radici più antiche. Il museo etnografico che custodisce, tra le tante bellezze, la collezione unica al mondo delle conocchie. Per non parlare della donazione Répaci che compone la pinacoteca».