L’opera ricostruisce l'esperienza del paesaggista inglese che fu ospite di dimore signorili e locande fatiscenti durante il suo viaggio nel Regno di Napoli
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È stato appena mandato in libreria dall’editore Pellegrini il nuovo saggio di Raffaele Gaetano dedicato al grande viaggiatore e paesaggista inglese Edward Lear. Si intitola: Senza ombre di cerimonie. Sull’ospitalità nei Diari di viaggio in Calabria di Edward Lear.
L’opera, riccamente illustrata, inserita nella collana All’Insegna del Gatto Foss diretta dallo stesso Gaetano, è il primo lavoro sulla dimensione dell’ospitalità (famiglie, palazzi, locande, cibo) nei Diari di viaggio a piedi in Calabria e nel Regno di Napoli di Lear, uno dei libri più esemplari mai scritti da un «forestiero» sulla regione.
Il libro di Gaetano è il primo di una quadrilogia dedicata a Edward Lear (gli altri lavori usciranno a partire dal prossimo anno) tesa a esplorare da diverse angolazioni l’esperienza dell’artista inglese in Calabria. Uno in particolare riguarderà l’eccezionale ritrovamento di un corpus di ben 109 disegni inediti relativi sempre al viaggio calabrese.
Scrive dell’opera la storica dell’arte Caroline Mary Pringle: «Di Edward Lear si ricordano soprattutto i Limericks, uno dei capisaldi della letteratura umoristica. Ma egli è noto anche per i deliziosi Journals of a landscape painter in southern Calabria, stesi nel 1847 durante un avventuroso viaggio a piedi nelle province più meridionali dell’Italia e poi pubblicati nel 1852. Partendo da episodi evocati nell’opera, Raffaele Gaetano ricostruisce con preziosa nitidezza l’esperienza di Lear in Calabria ospite di dimore signorili e locande fatiscenti. Emerge un’umanità ora solare e accogliente ora recalcitrante e irta di pregiudizi. Senz’altro uno libri dei più originali mai dedicati al grande paesaggista e poeta inglese».
Un menù completo di portate, ispirate alla chef stellata Caterina Ceraudo dalle pietanze consumate da Lear presso le famiglie calabresi, impreziosisce l’opera che gode anche della postfazione del noto storico delle tradizioni popolari Ottavio Cavalcanti.