Passeggiando per le vie del centro storico gioiese, tra le stradine più interne sorge il Minimuseo Pelmar, gestito con amore da Sante Pellicanò. Sito in Via Pagliaia, custodisce le preziose tradizioni locali, conservando la memoria dei tempi che furono. È ubicato nel quartiere Piano delle fosse, denominato così in virtù dell'abitudine degli antichi abitanti del luogo di conservare il cibo in cisterne interrate. Questo rione fu il primo agglomerato urbano del territorio, vanta una storia millenaria, rappresenta uno dei luoghi più suggestivi della città, con le sue viuzze strette, le piazzette, i palazzi storici, la vecchia chiesetta di Sant'Antonio, la cinta muraria con le torri ancora in parte visibili, l'affascinante "Gioia sotterranea" con la sua rete di cunicoli risalenti intorno al 1500 per difendersi dalle incursioni saracene.

In questo meraviglioso contesto, varcate le porte del "Minimuseo Pelmar" sembra che il tempo si sia fermato. Al suo interno contiene interessanti oggetti di varia natura, cimeli, fotografie, documenti antichi, attrezzi usati degli artigiani locali. Un casolare di pochi metri quadri consente di attraversare gli anni a ritroso, comprendendo le vicende e le evoluzioni che hanno caratterizzato il territorio. In un percorso di continue scoperte si compone una cornice che inquadra ricordi e sentimenti, in una successione che parte delle origini fino ai giorni attuali. Il Minimuseo fu fondato nel 2012, dall'attuale gestore, il settantunenne vetraio d'arte ora in pensione Sante Pellicanò, in collaborazione con un amico, il compianto ingegnere Michele Marino

Dalla fusione dei loro cognomi nasce appunto la denominazione "Pelmar". «Il mio desiderio è che questo posto venga conosciuto e il suo immenso patrimonio culturale tramandato specialmente ai più giovani - afferma il cordialissimo Sante Pellicanò -. L'ingresso è libero e gratuito, lo faccio senza nessun scopo di lucro, soltanto per amore delle nostre radici e per l'importanza che esse rivestono. Negli anni passati non c'era molta considerazione verso il Minimuseo, ma negli ultimi periodi è cresciuta l'attenzione. Quest’anno siamo stati inseriti tra i vari siti delle giornate Fai di ottobre che hanno visto protagonista il borgo. Ultimamente ci hanno fatto visita scolaresche, privati e associazioni con bambini. Mi auguro che in futuro venga valorizzato sempre più».

Per tutti quelli che si inoltrano nelle stradine del borgo antico di Gioia Tauro, il Minimuseo Pelmar dovrebbe rappresentare una tappa fondamentale per comprendere la città. Si tratta di una meravigliosa realtà, dal patrimonio culturale inestimabile. Trasuda tradizioni, istanti, eventi, esistente, assolutamente da ricordare. Gli appassionati e impeccabili racconti di Sante Pellicanò accompagnano i visitatori in epoche lontane, mettendo ordine alla storia del territorio e dei suoi abitanti.