In seguito alle polemiche sorte nei giorni scorsi circa la collocazione della sede del conservatorio Tchaikovsky, è la stessa direzione dell’istituto, nelle persone di Pierfrancesco Pullia e Filippo Arlia - direttore e già direttore –, a prendere la parola. «La scrivente Istituzione – scrivono in una nota -, prendendo atto delle strumentali affermazioni articolate da soggetti il cui unico interesse è ledere l’immagine e la credibilità dell’Istituzione e di chi all’interno vi opera, intende porre in essere alcune puntualizzazioni connesse al Conservatorio e sui profili tecnici della sua Statizzazione, al fine di fugare, nell’ottica della massima trasparenza, ogni dubbio al riguardo».

«Preliminarmente – prosegue la nota -, si osserva che l’Istituto Superiore di Studi Musicali “P.I.Tchaikovsky” (Ex Istituto Musicale Pareggiato ante autonomia), è stato, sin dal 2008, un Ente Pubblico dotato di propria personalità giuridica in forza dell’approvazione del relativo Statuto disposto con Decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca e che, pertanto, ha goduto di autonomia amministrativa, contabile e finanziaria, nel rispetto dell’ordinamento contabile dello Stato e degli Enti Pubblici».

E ancora: «L’art. 22-bis del D.L. 50/2017 (L. 96/2017), così come modificato dall’art.1, co. 652 e 656, della L. 205/2017 (L. di bilancio 2018), ha indicato l’assorbimento allo Stato dell’Ente quale Conservatorio Statale di Musica, unitamente ad altri 17 ex Istituti Superiori di Studi Musicali Italiani (già ex Istituti Musicali Pareggiati). Utile ribadire che il “Tchaikovsky” è il primo tra questi per numero di popolazione studentesca. Tale processo è stato disciplinato dal Decreto Interministeriale MIUR-MEF n. 121 del 22.02.2019 e dalle note operative conseguenti. Dal 2019, (D.M. n. 557/ 2019), lo Stato si è già preso carico finanziariamente del Conservatorio, e tutti gli immobili "storici" in uso all'ex Istituto Pareggiato di Nocera Terinese sono stati, come da norma, impegnati per il Conservatorio Statale. Il modello di Statizzazione del Tchaikovsky, perseguito nella direzione dell’autonomia e non dell’accorpamento, persegue interessi pubblici diffusi nelle comunità di riferimento, nell’ottica della costruzione di ulteriori occasioni di sviluppo e di cooperazione fra i rispettivi territori. L’amministrazione Provinciale di Catanzaro, nell’ambito della statizzazione dell’Ente, ha assunto formale impegno, già nel 2019, di destinare lo stabile denominato “Ex Stella” di Catanzaro all’istituendo Conservatorio Statale di Musica, tenendo in particolare conto della circostanza che la Città di Catanzaro è l’unico capoluogo di Regione sprovvisto di un Conservatorio di Musica Statale».

«La dirigenza di questo Istituto, cogliendo la straordinaria opportunità e premialità legislativa della statizzazione (D.L.50/2017 e successive modificazioni e integrazioni), ha perseguito, di concerto con l'Amministrazione Provinciale di Catanzaro, la norma primaria di riferimento, il comma 8 dell’art.2 della Legge 21 dicembre 1999, n. 508: […] Nell'ambito della graduale statizzazione si terrà conto, in particolare nei capoluoghi sprovvisti di istituzioni statali, dell'esistenza […] di Istituti pareggiati”. Alla stregua di quanto precede, appare palese l’erronea, fuorviante e diffamatoria ricostruzione operata da soggetti del tutto ignari del quadro normativo di riferimento e dei conseguenti atti posti da questo Conservatorio e, rispetto alla quale, risponderanno in tutte le sedi».

«Il progetto definito da questo Ente raccoglie certamente la specificità e le peculiarità della sua storia e del territorio che lo ha visto crescere, in un’ottica di ampliamento strutturale e strumentale, indicato e premiato dalle norme, delineato nella cornice legislativa della razionalizzazione (la norma muove verso l’incentivazione ad accorpamenti delle Istituzioni Afam nell’ottica di perseguire un risparmio per il Bilancio dello Stato). L’azione è tesa a valorizzare un’intera area geografica al centro della Calabria in un’ottica di integrazione di sistema d’eccellenza, didattiche ed artistiche, dotando la Città Capoluogo del tanto agognato Conservatorio di Musica di Stato».

«L’importante azione progettuale mossa dal Conservatorio muove inoltre nella consapevolezza che questo passaggio allo Stato rappresenta solo l'inizio di un progetto ancora più complesso e ambizioso, che vedrà la nascita del primo polo delle Arti della Regione, sulla scorta della relativa previsione normativa in materia. È utile evidenziare, in questa sede, che la scrivente Istituzione non ha mai percepito alcun contributo economico né del Comune dal Catanzaro né dall' Amministrazione Provinciale. Da quanto precede si denota quanto gratuite ed infondate siano talune insinuazioni che rischiano di ledere l’immagine del Conservatorio, dei dirigenti e del personale che vi opera, destabilizzando anche la Comunità Studentesca in particolare in questo grave periodo emergenziale, nella certezza, si ribadisce, di aver dato vita ad un processo di importante levatura nazionale e foriero di potenziali ricadute positive sul territorio. Conseguentemente, il Conservatorio, al fine di tutelare l’onorabilità dell’Ente, dei Dirigenti e del personale che vi opera, si riserva di agire in sede civile e penale, perseguendo quanti hanno reso dichiarazioni mendaci in grave danno all’immagine dell’Ente».

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