Detto fatto, a Fabrizia passano dalle parole ai fatti e “l’indignazione” – diventata nei mesi scorsi il propellente per la costituzione di un comitato – ispira ora anche un esposto presentato per denunciare la condiZone disastrosa della viabilità.
Gli indignati speciali”, così si chiamano i cittadini che avevano avviato anche una raccolta delle tessere elettorali minacciando di disertare le prossime scadenze – si rivolgono alla procura di Vibo Valentia sia per segnalare il costante pericolo per gli auomobilisti, sia una situazione che pregiudica la fruizione di diritti costituzionali quali quello alla Salute e all’istruzione, visto che i tempi di percorrenza rendono quasi irraggiungibili scuole e ospedali.
I cittadini ovviamente hanno informato di quest’altra forma di tutela anche le istituzioni, Regione e Provincia in testa, enti che fin qui hanno disertato tutti gli incontri promossi anche dei sindaci dell’area delle Serre. Il problema è avvertito anche dagli imprenditori, viste le difficoltà logistiche per le forniture, e in generale pregiudica anche le chance di un rilancio del turismo montano.
Il coinvolgimento della magistratura, in una regione come la Calabria dove ovunque si sprigionano focolai di indignazione, potrebbe rappresentare una nuova frontiera della protesta di cui devono certamente tenere conto i futuri candidati.
Intanto, proprio per venire incontro alle istanze del comitato di Fabrizia il prefetto Francesco Zito ha convocato un tavolo per il 28 agosto – precettando gli enti fin qui assenti e alimentando la speranza del Comitato di veder formata quella Conferenza dei servizi più volte auspicata.