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Un viaggio nei territori, nella cultura del crotonese, e nel vino: in questi concetti si racchiude l'iniziativa organizzata dall'azienda vitivinicola Librandi di Cirò Marina con una due giorni che si chiude oggi all'insegna dello sport e della riscoperta del passato. Al centro di tutto ciò, le quattordici moto Enduro, guidate da altrettanti campioni, che si sono avventurate sulle strade della transumanza, tra vigneti e uliveti, da un capo all'altro della provincia.
«Questa iniziativa è stata organizzata per valorizzare il territorio – ha dichiarato il patron dell'azienda, il professor Nicodemo Librandi – in quanto a noi imprenditori, che mettiamo tutto il nostro impegno, manca l'immagine positiva della Calabria. Un'iniziativa del genere con gli Enduro ha fatto vedere la Calabria vera, con i suoi colori, i suoi paesaggi, e le emozioni che da. Scoprire a due passi da qui cascate, canyon, e arrivare al Parco Nazionale della Sila, ha dato modo di vedere un'altra immagine della nostra regione. Ed è questo quello che vogliamo fare con i nostri percorsi. Generalmente si parla di potenzialità inespresse della Calabria, invece è il contrario: ci sono produttori che portano sul mercato prodotti all'avanguardia». Dunque, secondo Librandi, il contenuto di ogni singola bottiglia di vino è fatto al 50% dalla bevanda in sé, il resto è il cosiddetto marketing territoriale, che manca, ma che potrebbe dare lo slancio in più come accade in Toscana o in Veneto.
La due giorni è stata un modo per far conoscere il cuore verde della Calabria, le sue tradizioni antiche, i piccoli borghi, i castelli e i paesaggi dalla raffinata bellezza. E ciò non ha lasciato indifferenti i campioni sulle due ruote, rimasti colpiti positivamente da tutto ciò che li ha circondati: enogastronomia, paesaggi e accoglienza, hanno fatto sì che la manifestazione andasse a buon fine. Con la speranza che il tutto non si perda nell'aria, come la polvere che si alza al passaggio di una moto.