VIDEO | Dopo il successo di quello catanzarese il noto artista alza la posta così come si fa nel celebre gioco di carte e presenta le 40 pittografie dedicate alla regione
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Trasudano storia, tradizioni, tesori e cultura della nostra regione le 40 pittografie del tanto atteso Mazzo del Mercante in fiera calabrese realizzato dall’artista catanzarese Luca Viapiana. La mostra, curata da Stefano Morelli, potrà essere visitata gratuitamente fino al 7 gennaio nel Centro polivalente di via Fontana vecchia a Catanzaro.
Percorrere la sala espositiva è un po’ come compiere un viaggio durante il quale si incontrano i simboli, i personaggi e i costumi che, insieme, costituiscono l’unicità della terra di Calabria: Capo Colonna, Le Castella, i Bronzi di Riace, la cipolla di Tropea, i carbonai delle Serre, i vattienti di Nocera Terinese, il rito della macellazione del maiale, il chiacchiericcio delle comari. Ed ancora la malinconia dell’emigrato, la felicità dello studente fuori sede per l’arrivo del “pacco” da casa. Nel pantheon delle figure calabresi Natuzza Evolo, Rino Gaetano, Gianni Versace, Mimmo Rotella. E poi le storture di questa regione: la ’ndrangheta, l’abusivismo edilizio, lo scempio del paesaggio.
«L’idea è stata quella di raccontare – ha spiegato Viapiana – un patrimonio di piccoli gesti molto dignitosi che costruiscono, nell’insieme, la natura di un popolo, un lavoro a cui mi sono avvicinato con umiltà e grande rispetto per l’oggetto analizzato e rappresentato».
«La Calabria è una terra ricca – ha detto il curatore Morelli – inconsapevole, ma ricca. Troppo spesso la nostra regione viene identificata nelle caricature, piuttosto che nei simboli. Ecco, Luca cerca di porne rimedio selezionando con uno spirito scientifico i simboli costitutivi del nostro essere calabresi. Ma nulla è concluso, nulla definito, come in un sistema di scatole cinesi ogni soggetto ne richiama altri in una indeterminatezza esponenziale che restituisce la verità, spesso slegata e contrastante, di una regione che ignora la propria ricchezza». «Partendo spesso da una base fotografica – ha spiegato Morelli – per la quale allestisce complessi teatri di posa, Viapiana passa poi a un bozzetto a china e quindi alle tavole grafiche computerizzate che, rispetto al mercante in fiera catanzarese, sono arricchite da una paletta cromatica triplicata che gli permette di giocare con disinvoltura con le profondità».
«Siamo convinti che – ha detto il presidente del Consiglio comunale Marco Polimeni – con questo tipo di iniziative, riusciremo ad avvicinare il mondo dell’arte ad un numero sempre maggiore di persone».
Presenti all'evento il vicesindaco Ivan Cardamone, il consigliere regionale Baldo Esposito, Pietro Falbo che ha portato i saluti della presidente del Centro calabrese di Solidarietà Isa Mantelli, Enzo Colacino nelle vesti della maschera Giangurgolo e la partecipazione del laboratorio di tarantella del Polivalente della maestra Francesca Oliverio.
A breve il cofanetto da gioco
Così come avvenuto nel 2014 con la versione di successo del Mercante in fiera catanzarese, anch’esso prodotto dalla Zatita Production, le opere grafiche saranno raccolte fra qualche mese in un cofanetto di carte da gioco e prodotte dalla Dal Negro.
L’omaggio al Maestro Saverio Rotundo, “U Ciaciu”
Il curatore della mostra, Stefano Morelli, ha inserito nel percorso espositivo anche un’opera del maestro Saverio Rotundo, detto “U Ciaciu”, recentemente scomparso.
L’opera, gentilmente concessa dalla famiglia, si chiama “La Calabria”, materiale e tecnica lamina di ferro sagomata a fuoco, datazione presunta anni ’80. Un omaggio al Maestro anche da parte di Cristina Pullano che ha realizzato una fotogallery con gli scatti da lei realizzati nel corso di alcune mostre del Ciacio e che sarà possibile visionare attraverso un monitor presente all’interno della sala.