Una proposta di legge affinché lo storico Festival internazionale del Jazz di Roccella ionica sia inserito tra i Festival musicali ed operistici italiani di assoluto prestigio internazionale, sostenuti finanziariamente dalla legge 20 dicembre 2012 numero 238.

Quasi 40 anni di storia

Perchè "Rumori mediterranei" anno dopo anno è sempre più a rischio e potrebbe, alla soglia dei 40 anni chiudere definitivamente battenti per mancanza di fondi e perchè il Comune, che da 3 anni organizza direttamente la manifestazione con il solo sostegno finanziario della Regione Calabria, ormai non è più in grado di garantirne il futuro. 

 

Ma le speranze non sono finite, ed è da qui che ha preso le mosse la risoluzione consiliare, approvata  all’unanimità nella seduta dello scorso 3 ottobre e presentata ieri alla Camera dei Deputati nel corso di una conferenza  introdotta e moderata dal giornalista del Corriere della Sera Tommaso Labate alla quale sono intervenuti: il sindaco di Roccella Vittorio Zito;  il deputato del Pd Antonio Viscomi; la deputata del Movimento 5 Stelle Federica Dieni; il giornalista Gianpaolo Latella, portavoce del presidente del Consiglio Regionale della Calabria Nicola Irto; l’amministratore delegato di Civita Cultura Holding Giorgio Sotira; il giornalista e critico musicale Gabriele Antonucci.

 

Gli altri Festival finanziati con la 238

«Il festival -  ha ricordato Zito -  è nato con un’intenzionalità politica chiara: contribuire a far uscire un territorio della parte meridionale della Calabria dall’assoluta marginalità in cui si trovava nella vita culturale nazionale e internazionale e il ruolo che in questi anni ha avuto "Rumori Mediterranei" per dare maggiore peso alla Calabria come attore del panorama culturale nazionale e internazionale è di assoluta portata. Oggi Roccella è conosciuta in tutto il mondo non per un prodotto enogastronomico o solo per la bellezza dei luoghi, ma per aver creato un prodotto culturale nuovo, attorno al quale la comunità si è sviluppata ed è progredita rimanendo fuori dai circuiti della criminalità e dimostrando che nessun cemento è migliore della cultura per costruire muri solidi contro la mafia», ha aggiunto il sindaco.

Impegno massimo per assicurare un futuro al Roccella Jazz Festival è stato espresso da parte dei due deputati calabresi presenti alla conferenza Viscomi e Dieni, nonostante non sia stato possibile inserire l’emendamento richiesto dalla risoluzione consiliare nella Legge di Bilancio 2020 ormai chiusa. Unica possibilità, al momento rimane quella di lavorare a un provvedimento specifico, una volta che sarà archiviata la Finanziaria.

Inizialmente erano solo quattro i Festival ai quali veniva riconosciuto un contributo annuo: il Rossini Opera Festival di Pesaro, il Festival dei Due Mondi di Spoleto, il Festival di Ravenna e il Festival Pucciniano di Torre del Lago.

Nel 2017, però, a questi se ne aggiunsero altri 4: il Festival Verdi di Parma, il Romaeuropa Festival, il Festival Umbria Jazz e il Festival Donizetti Opera di Bergamo, tutti, però, come ha fatto notare lo stesso sindaco Zito, promossi in territori che appartegono al centro o al Nord.

Tra le manifestazioni di assoluto prestigio internazionale sostenute dalla legge non c’è infatti nessuna che si svolga al Sud, una beffa - per Zito – soprattutto in considerazione del fatto che «chi opera in altre parti d’Italia può godere di sponsorizzazioni da parte dei privati che in Calabria scarseggiano».