Questa mattina la terrazza panoramica del Museo ha fatto da cornice alla sottoscrizione del verbale di consegna in uso governativo dello storico palazzo Piacentini, dal Demanio al Museo di Reggio calabria. Ad apporre la firma Antonio Arnoni, responsabile del servizio territoriale Città Metropolitana di Reggio Calabria dell’agenzia del Demanio, e Fabrizio Sudano, direttore del Marc. A sigillo anche la firma del direttore regionale del Demanio, Vittorio Vannini. Presente il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà e la vicedirettrice regionale dell’agenzia del demanio, Teodora Neri.

Il Comune resta proprietario e il Museo diventa custode di un bene concesso in uso governativo dal Demanio dello Stato. Ecco la nuova configurazione dello storico palazzo Piacentini, sede del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria. Una configurazione aggiornata all’autonomia di cui è stato dotato il museo di Reggio già nel 2014. Essa si innesta in una storia antica di accordi istituzionali iniziata nel 1948 e finalizzata alla piena fruizione dei tesori esposti e provenienti dal ricco museo civico di Reggio Calabria. Un patrimonio impreziositosi negli anni Ottanta, dall’arrivo, dopo il restauro dei celebri e straordinari Bronzi di Riace.

Prima della sottoscrizione del verbale di consegna, illustrata anche la storia del palazzo, del suo illustre padre Marcello Piacentini e dell'istituzione culturale che da sempre ha ospitato in riva allo Stretto. Sono intervenute, la funzionaria architetta del museo Elena Nicolò, e per conto dell’agenzia del demanio, le funzionarie tecniche e architette Emilia Pinnisi ed Emanuela Pelle. Ha concluso Giuseppina De Marco, professoressa di Elementi di Architettura e Urbanistica, presso l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria.

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