È da poco rientrato dall’Argentina, Settimio Pisano dove, unico italiano a partecipare, ha rappresentato la Calabria al Fiba, il Festival internazionale di Buenos Aires, in qualità di direttore generale e curatore della programmazione internazionale di Primavera dei Teatri. Il Fiba, che si è svolto dal 28 febbraio al 5 marzo, non è soltanto tra i principali eventi artistici del Sudamerica, ma uno tra i maggiori festival del mondo, con più di mille artisti in scena e trecento spettacoli in programma.

Il suo punto di forza è il “Mercado” in cui vengono presentati gli spettacoli degli artisti sudamericani agli operatori provenienti da ogni parte del pianeta. Quest'anno hanno partecipato all'evento, esclusivamente su invito, 140 direttori dei maggiori festival dei cinque continenti, dalla Cina al Giappone e alla Corea, dagli Stati Uniti al Canada alla Nuova Zelanda, da tutto il Sudamerica all'Europa, quest'ultima presente con alcune delle sue eccellenze, dal Festival D'Avignon al Wiener Festwochen.

La partecipazione al Fiba è un'ulteriore conferma della considerazione di cui Pisano, già Premio Ubu 2019 come migliore organizzatore/curatore italiano, gode a livello nazionale e internazionale. «È un'occasione importante di approfondimento sulla produzione artistica sudamericana – ha avuto modo di affermare Pisano -, ma soprattutto un modo per stringere relazioni con direttori di importanti istituzioni straniere, fondamentali per operare a livello internazionale».

Durante il soggiorno il direttore generale di Primavera dei Teatri ha avuto inoltre modo di incontrare le direttrici di due tra le principali istituzioni culturali italiane in Argentina: Donatella Cannova, a capo dell'Istituto italiano di Buenos Aires e Elisabetta Riva, responsabile del Teatro Coliseo, con le quali ha gettato le basi per possibili future collaborazioni. «Il nostro obiettivo – ha aggiunto Settimio Pisano - è quello di sviluppare ulteriormente la dimensione internazionale di Primavera dei Teatri, offrendo al pubblico occasioni di visione e conoscenza di quanto accade nel panorama artistico globale. È fondamentale tuttavia che le istituzioni locali, a partire dalla Regione Calabria, ci mettano in condizione di programmare con un orizzonte temporale almeno triennale».