La due giorni è in programma il 15 e il 16 maggio. Necessaria la prenotazione per garantire gruppi distanziati
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Con la vetta della ventinovesima edizione, tornano sabato 15 e domenica 16 maggio le giornate Fai di Primavera. La delegazione catanzarese propone quest’anno una visita guidata alla Grangia di Sant’Anna e al centro storico di Montauro. Si potranno ammirare i maestosi resti del complesso monumentale, che si staglia tra il mare color cobalto e le verdi colline, ripercorrendo mille anni di storia.
Visita alla Grangia di Sant'Anna
L’origine della Grangia, riporta una nota, si può datare tra la fine dell’undicesimo secolo e l’inizio del dodiesimo quando Ruggero d’Altavilla donò a San Bruno un territorio comprendente i casali di Montauro, Oliviano e Aurunco.
Il termine grangia indicava inizialmente un luogo dove si conservava il grano (granarium) ma , successivamente, assunse il significato di azienda agricola che gestisce terreni e pascoli appartenenti soprattutto ad enti ecclesiastici. Il terremoto del 1783, che sconvolse la regione provocando circa trentamila vittime, distrusse e danneggiò gran parte degli edifici tra cui anche la Grangia le cui strutture murarie vennero lesionate in maniera irreversibile ma, malgrado i danni subiti, il complesso esercita ancora una particolare forza evocativa.
Tappa a Montauro
L’itinerario proseguirà poi con Montauro al quale si potrà arrivare a piedi, attraverso una stradina tra i campi, o in macchina. Si tratta di un piccolo e antico paese della provincia di Catanzaro abbarbicato ai fianchi scoscesi di una collina. Le case sono addossate l'una all'altra, quasi a difendersi, i vicoli sono stretti, le botteghe piccole e anguste affacciate sull'unica strada, ma dovunque si giri lo sguardo si resta affascinati da una vista stupenda che va dalla punta di Stalettì fino a Soverato.
Arrivati al borgo si potrà passeggiare nelle caratteristiche viuzze e ammirare gli imponenti palazzi e i portali in granito locale finemente decorati. Tappa imperdibile la Chiesa Fortezza di San Pantaleone, posta su uno sperone roccioso per controllare visivamente il territorio circostante, per “ paura dei turchi”. Notevole al suo interno il soffitto ligneo a cassettoni, il coro e preziosi affreschi.
Il percorso è particolarmente interessante e allettante non solo per la bellezza ed il fascino dei luoghi, ma anche per l'eccezionalità dei curatori e accompagnatori. Saranno organizzate, inoltre, alcune manifestazioni a cura del Comune.
Le visite e le prenotazioni
In considerazione dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19 il Fai, conformemente a quanto previsto dalle attuali normative vigenti sul territorio nazionale, ha deciso di adottare misure specifiche volte a prevenire il rischio di contagio per i visitatori. Per garantire il distanziamento sociale saranno formati gruppi di massimo 15 persone che partiranno scaglionati seguendo un percorso di visita a senso unico, al fine di non far incontrare i gruppi.
È pertanto necessario prenotarsi sul sito fai o Giornate Fai di Primavera, digitare Montauro e, una volta entrati nel sistema, scegliere l’orario della visita. Essendo l’evento finalizzato alla raccolta fondi è richiesto un contributo libero a partire da tre euro.
Chi deciderà di partecipare oltre a poter apprezzare e approfondire l’affascinante e lunga storia della nostra regione, contribuirà ad aiutare la Fondazione, in un momento delicato come quello che stiamo vivendo, a portare avanti la sua missione e a compiere altri “miracoli” di cui essere orgogliosi.