Nella terra dell’oro e degli orafi, è un calice realizzato in Calabria che l’8 dicembre è stato consegnato nel santuario della Madonna di Pompei, in occasione della Festa dell’Immacolata. A commissionarlo una coppia di benefattori che lo ha voluto dagli orafi Spadafora, eredi del Maestro orafo Giovambattista Spadafora, “l’orafo delle Madonne”.

La cerimonia religiosa si è svolta nel Santuario di Pompei, per l’occasione affollatissimo.
Il calice è stato realizzato da Giancarlo Spadafora, che così lo descrive: «È stato un lavoro minuzioso e attento, durato circa un anno, il calice è in oro e argento e raffigura alla base della coppa il fondatore del Santuario di Pompei, il beato Bartolo Longo, circondato dai suoi orfanelli. I dettagli riprodotti all’impugnatura e alla base del calice sono ripresi da immagini presenti sul soffitto della cattedrale e da particolari architettonici».

Giancarlo Spadafora ricorda come tra l’eredità del papà c’è l’immensa passione per questo lavoro e in particolare per le creazioni sacre: «Grazie a lui, l’arte orafa è la nostra immensa dedizione». Nel mese di ottobre il calice è stato benedetto da Papa Francesco, e ora è stato consegnato al Santuario di Pompei. Tra gli ospiti della cerimonia religiosa, anche la dottoressa Eleonora Caramanna del “Comitato Mani unite per Padova”, che commissionò agli Spadafora il giglio d’argento per la statua di Sant’Antonio di Padova.

Ma intanto c’è una importante novità: i fratelli Spadafora sono già all’opera per realizzare un altro importante oggetto sacro, questa volta destinato all’Abbazia Florense di San Giovanni in Fiore. Sarà un particolare calice in oro e argento, ispirato alle opere del Liber Figurarum di Gioacchino da Fiore, un’opera che si annuncia di particolare valore artistico, storico e religioso, che sarà utilizzato nelle occasioni più importanti e nelle cerimonie religiose della chiesa abbaziale.