In tutta la penisola proteste contro i tagli all'istruzione. Gli studenti chiedono l'approvazione da parte del governo degli emendamenti alla manovra
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Gli studenti calabresi scendono in piazza unendosi alle proteste degli studenti italiani, che oggi 16 novembre reclamano più investimenti per l’istruzione. A partecipare alla manifestazione sono in tutto 70 città. «Dal Governo solo promesse e tagli ai finanziamenti, vogliamo l'approvazione dei nostri emendamenti alla manovra, dice Giacomo Cossu, coordinatore nazionale di Rete della Conoscenza». È intervenuta in merito anche Giulia Biazzo, coordinatrice nazionale dell'Unione degli Studenti, che ha affermato: «Dal Ministero dell'Istruzione in questi mesi abbiamo ricevuto solo tagli e orecchie da mercante: il massimo esempio è il falso superamento dell'alternanza, che significa solo risparmi per il Miur e orientamento al lavoro per gli studenti».
Alessio Bottalico, coordinatore nazionale di Link Coordinamento Universitario ha spiegato che «dal Ministro Di Maio abbiamo ricevuto solo promesse: sull'Università e sul diritto allo studio nella Legge di Stabilità non c'è un euro in più. Lo ripetiamo ormai da mesi, senza investimenti, anche quest'anno l'emergenza degli idonei non beneficiari è dietro l'angolo». Giammarco Manfreda, il coordinatore Nazionale della Rete degli Studenti Medi ha esclamato: «Giù la maschera. Lo grideremo oggi da Roma a Venezia, da Firenze a Cagliari, da Bologna a Messina, come Rete e Udu, nelle piazze di tutta Italia. Indosseremo nuovamente le maschere di Dalì, perchè noi, la maschera, non abbiamo paura di toglierla: siamo studenti e chiediamo che si smetta di giocare col nostro futuro». Gli studenti della Rete degli Studenti Medi e dell'Unione degli Universitari si incontreranno per un flash mob alle 15:30 in Piazza Montecitorio.