Il barrito di un enorme elefante che risuona nella piazza forse più famosa del mondo, Times Square a New York. Il pachiderma appare come per magia da uno degli edifici che costeggiano l’emiciclo e, incredibilmente, si trova nella Cappella Sistina mentre alza la proboscide. Poi, la volta realizzata da Michelangelo crolla e da quell’orrendo squarcio sull’elefante precipitano 16mila bottiglie di plastica - quelle che vengono vendute ogni secondo nel mondo - seppellendolo completamente.

L’opera digitale realizzata in grafica 3D da Giuseppe Lo Schiavo domina in questi giorni Times Square e veicola il suo messaggio ambientalista, costringendo i turisti ad alzare lo sguardo.

«Non importa la destinazione, l'importante è avere il tempo di puntare il mento verso l'alto e godersi il cielo (o la mia opera)». È il post scritto sulla sua pagina Facebook da Lo Schiavo, in arte Glos, dall'acronimo del suo nome. Dalla Calabria alla conquista del mondo con opere digitali sempre sorprendenti. Originario di Pizzo, nel Vibonese, Glos espone in tutto il mondo, fondendo fotografia e arte digitale, estro e messaggi precisi. Non dimentica, però, il suo imprinting, le sue radici. E se, quindi, il suo è un talento innato, la sua formazione e la sua identità resta intimamente calabrese: «Ho studiato all'Istituto Nautico di Pizzo, poi mi sono iscritto alla facoltà di architettura a Roma. Ma non mi sentivo appagato. Ho deciso quindi di trasferirmi a Londra dove ho iniziato la mia carriera di artista». Ora ha 35 anni e vive tra Milano e Londra.

Da Luxottica a Lenovo, tanti i clienti nel suo portfolio, per un artista ormai di livello internazionale. Ma le origini tornano sempre: «Appena ho l'opportunità torno nella mia Pizzo, dove vivono i miei familiari, per godere del mio mare e gustare un buon gelato». Poi ricorda i suoi primi passi nel mondo dell'arte: «Quando ero poco più che adolescente ho frequentato lo studio fotografico di David Donato a Pizzo. Anche mio padre era appassionato di fotografia. Sono stato sempre circondato dall'arte – ammette -. Ma a Londra ho trovato il contesto perfetto per approfondire e sperimentare la mia arte».

Un percorso iniziato nel 2011 con la sua serie 'Levitation' che è stata pubblicata ed esposta a livello internazionale. Nel 2021 Giuseppe Lo Schiavo ha vinto il progetto europeo BioArt Challenge organizzato dal Museo della Scienza di Trento Muse.

Ai giovani che vogliono intraprendere la sua stessa strada consiglia di studiare: «Studiate, approfondite, siate sempre curiosi e abbiate voglia di cambiare, proprio come ho fatto io».