VIDEO | Durante la serata sono stati conferiti i premi “Culture a Confronto”, realizzati dal maestro orafo Michele Affidato, a Sergio Crocco, ad Adele Laface e a Ciro D’Aniello
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Dopo due anni di stop a causa della pandemia, ieri sera a Tropea era forte la voglia di ripartire con la X edizione del Festival “Culture a Confronto - Storie di Popoli”.
Nonostante la minaccia di un forte temporale in arrivo, il presidente e organizzatore dell’evento Andrea Addolorato, dopo una breve conferenza stampa con il consueto scambio di doni tra i vari gruppi provenienti da Messico, Polonia, Senegal e alla presenza del gruppo Folk città di Tropea, ha dato il via alla sfilata per le vie della cittadina tirrenica dall’hotel Tropis.
Prima di giungere sul piazzale dove sorge lo scoglio del Santuario di Santa Maria dell’Isola, dove si doveva svolgere l’evento, un forte temporale ha però costretto i partecipanti a rifugiarsi nei locali tropeani e la manifestazione è proseguita all’interno dell’hotel Tropis, dove hanno avuto luogo le esibizioni tra balletti e usanze tipiche.
Durante la serata sono stati conferiti i premi “Culture a Confronto”, realizzati dal maestro orafo Michele Affidato, a tre illustri personaggi: a Sergio Crocco per la sua associazione di beneficienza “La Terra di Piero” impegnata a sostenere le persone in difficoltà, non solo a Cosenza ma soprattutto in Africa; ad Adele Laface per la sua straordinaria capacità di integrare il dialetto calabrese, siciliano e napoletano, sapendoli anche interpretare con la sua magica voce, e infine al regista, Ciro D’Aniello, alcune volte collabora anche con il programma Rai Linea Verde, che ha dato spazio anche alla città di Tropea.
La serata è stata condotta dal noto presentatore Domenico Gareri; tra i presenti, oltre a Francesco Monteleone, presidente del consiglio comunale di Tropea in rappresentanza dell’amministrazione, anche Franco Megna, segretario generale della Fitp che ha espresso l’orgoglio della Federazione nell’essere presente all’evento e ha sottolineato l’intenzione di volerlo sostenere in quanto iniziativa di grande significato artistico, culturale ma anche spirituale.