Le maestre di una scuola elementare del Cosentino scrivono ai loro piccoli alunni: «Quello che ci unisce non è solo un luogo, ma essere presenti nei nostri reciproci pensieri»
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Di fake news sul coronavirus ne stanno girando parecchie, messe in giro da qualche sciagurato incurante degli effetti e delle conseguenze che notizie infondate ed allarmistiche possono avere sul comportamento delle persone. La polizia postale avrà da lavorare per richiamare i distributori di polpette avvelenate alle loro responsabilità.
La delicatezza del messaggio
Nella confusione mediatica che in queste ore ingolfa soprattutto i social, c’è una lettera indirizzata da un gruppo di maestre del cosentino ai bambini delle scuole elementari destinata a diventare virale per la delicatezza delle parole usate: da Libro Cuore, che infondono fiducia. Ecco il testo
Tempi speciali
Cari bambini, sono tempi speciali questi; tempi in cui dobbiamo trovare altri modi per stare insieme. Perché la scuola è proprio questo: stare insieme per crescere, conoscere, imparare l'uno dall'altro. Non ci vedremo per un po' di tempo, ma quello che ci unisce non è solo un luogo, è la presenza e noi intendiamo esserci per voi così come voi ci siete nei nostri pensieri.
Non è la distanza a dividerci
Sentiamo un grande senso di responsabilità verso di voi e le vostre famiglie perché esiste un patto tra noi: accompagnarvi nella realizzazione di voi stessi e darvi gli strumenti per rendere reali i vostri sogni, qualsiasi essi siano. Lo facciamo tenendovi per mano e non sarà la distanza a interrompere questo legame.
Pensiamoci l'uno con l'altro
C'è una cosa che solo gli esseri umani sanno fare: è pensare. Essere pensati annulla le distanze e ci fa sentire importanti per l'altro. Continuiamo, dunque, a pensarci e a tenerci per mano per sentirci insieme. In attesa di rivederci, vi invieremo giornalmente, come fossimo a scuola, qualche compito per tenervi in esercizio e coltivare una normalità che sembra esserci sfuggita.
Il privilegio di andare a scuola
Da grandi capirete l'enorme valore della normalità e che l'andare a scuola è un privilegio di cui non tutti godono. Con affetto