Si chiama Abdel Amit, è un 36enne di origine tunisina in Italia da circa 10 anni. Svolge l’attività di bracciante agricolo, ma in forma saltuaria per via della crisi in atto nel settore dell’agricoltura. In lui, tuttavia, emerge un talento artistico innato: nei momenti di libertà si cimenta nella realizzazione di disegni di pietra sulla spiaggia. Alcuni rievocano la sua terra natia (cammelli, giraffe, palme, case), altri richiamano segni tangibili di riconoscimento verso chi gli dà la possibilità di guadagnarsi qualcosa, seppure a fasi alterne, l’albero di clementine.

Disegna, con perfezione tecnica ineccepibile: simboli, alberi, animali, in cui vi è ampia traccia della sua terra, con cui il legame non si è mai interrotto. Vorrebbe tornare in Tunisia e abbracciare la sua cara mamma, ma non ci sono le condizioni economiche. Ed è proprio alla mamma che dedica una frase, sempre in pietra, “Ti amo mamma”. 

Per il giorno della memoria destinato alle vittime dell’olocausto, l’associazione Schiavonea-Sant’Angelo Pulita ha chiesto a Abdel Amit di realizzare un murales con i sassi nel borgo marinaro. E, proprio nel giorno della ricorrenza, il 27 gennaio prossimo, sarà presentato al pubblico.