Lo scrittore calabrese Elia Banelli è tornato in libreria con il giallo, “Il giullare di morte” (Alter Ego, pp. 328, 16 euro). Nato Catanzaro, classe 1983, Banelli è un giornalista pubblicista con alle spalle esperienze manageriali nel campo della produzione televisiva, attualmente è direttore editoriale della casa editrice Augh!. Il suo esordio letterario risale al 2018 con il giallo "L’uomo dei tulipani" (Alter Ego).

La trama

“Il giullare di morte” è ambientato in una Calabria mistica, in bilico tra un passato ancestrale e un orizzonte moderno, in cui il brigadiere Franco Laganà si trova a dover sbrogliare un gran brutto affare: una serie di efferati omicidi sta tingendo di rosso sangue la città di Catanzaro e l’omicida appare imprendibile.

Laganà indaga, a caccia del killer che uccide di notte, travestito da giullare, vittime che sembrano scelte a caso. Comincerà, per lui, un lungo e pericoloso lungo viaggio in una terra ricca di bellezze come di contraddizioni, dalle brillanti luci e dalle profonde ombre.

Nel suo percorso il protagonista incrocerà una galleria di personaggi di varia umanità, dai guappi di periferia fino a un bizzarro intellettuale. Un percorso insidioso aspetterà Franco Laganà, inebriato dagli aromi dello Ionio e da quelli piccanti delle cucine, pieno di dubbi e incertezze e vecchi ricordi. Tra cliffhanger e nemici a sorpresa, Fanelli accompagnerà i suoi lettori per mano affidandoli, poi, a un finale che soddisferà il palato avido degli amanti del noir.