Si chiama Tessere di Comunità. È un progetto di sostegno alle famiglie nato nella diocesi di Catanzaro Squillace, finanziato con fondi Cei 8x1000,  gestito dal Centro Calabrese di Solidarietà che vuole curare i legami, rendere le comunità vive, scambiare idee ed esperienze.

 

Rafforzare i legami

Un percorso che ha inevitabilmente risentito dell’emergenza sanitaria costringendo gli organizzatori a rimodulare gli interventi per stimolare la creatività delle famiglie e dei bambini attraverso piattaforme virtuali come ha spiegato la coordinatrice del progetto Cristina Marino. «In questo momento in cui si parla di distanziamento fisico noi speriamo di poter superare l’isolamento sociale e renderci il più possibile prossimi. In quest’epoca è stato improvvisamente necessario riorganizzare le attività che prima si svolgevano alla presenza dei nuclei familiari».

 

“Cera una volta”

E in questo percorso i bambini tra gli 8 e i 13 anni diventano protagonisti attraverso “C’era una volta”, una serie di appuntamenti settimanali  sulla pagina facebook di Tessere di Comunità in cui gli stessi vengono coinvolti attraverso la lettura interattiva di favole curata dal direttore artistico del cine teatro comunale di Catanzaro nonché attore e regista di Teatro Incanto Francesco Passafaro: «Non si tratta di semplici favole ma parliamo  di tradizione, amore e cibo della nostra terra presentando alle famiglie Letterio di Francia le cui storie parlano di principesse fuori dal comune, di re fatti di farina e zucchero, di storie collettive con un lieto fine tutto da ridere e comprendere.

 

I bambini protegonisti

I bambini hanno il compito di ascoltare, di leggere insieme a me e poi metteranno in scena loro queste favole attraverso l'interpretazione dei vari personaggi. E la partecipazione delle maestre, degli insegnanti e delle famiglie mi fa ben sperare per il futuro. È un modo in questo periodo per stare vicino l'uno con l'altro».