Sarà San Giovanni in Fiore la piazza calabrese che parteciperà, insieme ad altre piazze italiane, alla Cantata anarchica in onore del poeta della musica italiana Fabrizio De Andrè nel giorno della sua scomparsa avvenuta 24 anni fa. “Cantata Anarchica per Fabrizio De Andrè” si terrà l’11 gennaio 2023 dalle ore 18:00 e sarà un concerto-flash mob per ricordare De Andrè, organizzato da Emilio Arnone con l'accademia Gucciniana di San Giovanni in Fiore.

Sarà un incontro di musicisti e non, tutti con la stessa passione, vocazione e amore per la musica di Fabrizio De André. Sarà anche un racconto della vita, del pensiero, dell’arte del cantautore genovese.

L’appuntamento è lungo la scalinata Piotta, nei pressi della storica piazza Abate Gioacchino. Sarà una serata che arriverà fino alla notte, tutti insieme nel ricordo di uno dei più grandi poeti italiani del ‘900. «E ci sarà solo una cosa da fare- dicono gli organizzatori- portare con sé ogni tipo di strumento, compresa la propria voce, e la voglia di intonare le sue parole». Ed ecco servita la Cantata Anarchica, senza regole e senza copione.

Ma l’anarchia, al di là di quello che si pensa, non è caos e non è disordine. «L’anarchia è ordine senza potere» - come diceva Pierre-Joseph Proudhon.

L’anarchico è chi riconosce a ogni individuo la libertà. Perché la libertà non può essere il privilegio di pochi. La società anarchica si regge nel rispetto reciproco dei diritti, ed è una società dove ognuno è tenuto all’adempimento dei propri doveri.
Come diceva De Andrè: «Per sapere gestire il potere, bisogna in primo luogo riconoscere che i propri simili sono simili davvero”.
Libertà ed eguaglianza sono i pilastri fondamentali di una società anarchica.

La Cantata anarchica 2023 si svolgerà, tra le altre città, a Napoli, Milano, Torino, Bologna, Firenze, Bari, Catania e Palermo, oltre a San Giovanni in Fiore, nel suo splendido centro storico.

Tutti pronti per Bocca di rosa, Don Raffaè, Volta la Carta, Il pescatore; ognuno potrà imbracciare il proprio strumento acustico, o anche soltanto la propria voce, stonata o intonata che sia, per scendere per strada a ricordare il poeta degli ultimi. È stato il poeta che ha raccontato per decenni storie di emarginati e di disperati. 
De Andrè è sempre stato quello che affermava: «Per me una persona eccezionale è quella che si interroga sempre, laddove gli altri vanno avanti come pecore».
Nel 1997 Faber (così lo chiamava Paolo Villaggio) pubblicava “Mi innamoravo di tutto”, una raccolta di live e studio in cui duetta con Mina ne “La canzone di Marinella”.
Fu l’ultimo suo lavoro. Muore l’11 gennaio del 1999.