Protagonisti i bambini, uomini e donne del futuro, che hanno mostrato la loro visione di futuro
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Accoglienza, interculturalità e integrazione: sono queste le parole chiave che hanno accompagnato il Kids Festival a Caccuri, piccolo borgo del crotonese. Protagonisti i bambini, uomini e donne del domani, motore del cambiamento, ai quali è stata dedicato questo evento internazionale nato nel 2004 a Sarajevo per affrontare la divisione etnica. Una “invasione” pacifica di ragazzi provenienti da tutta la provincia e non solo, ha colorato le vie del paese con tanti eventi, come la tradizionale sfilata per le vie, e i vari stand allestiti proprio dai bambini, dove hanno mostrato la loro visione del futuro. Dalla Tunisia, alla Nigeria, il festival è arrivato in Italia tre anni fa, e quest'anno si è deciso di organizzarlo nel grazioso borgo in provincia di Crotone.
«Vogliamo lanciare due messaggi importanti - ha dichiarato Manuelita Scigliano, presidente dell'associazione Sabir che organizza il Kids Fest – il primo è che ogni bambino conta anche se vive in situazioni periferiche, il secondo è che la Calabria e l'Italia devono essere al centro del Mediterraneo, della cooperazione fra i popoli».
«È una festa importante per quello che rappresenta – ha sottolineato il sindaco Marianna Caligiuri – in questo periodo credo che abbia un plusvalore rispetto alle precedenti edizioni. Caccuri si propone come ponte tra l'Italia, il Mediterraneo e i paesi europei; il messaggio che lanciamo è quello dell'integrazione, che è un tentativo di commistione tra varie culture che, in fondo, non sono così diverse».
A rappresentare l'essenza della tematica del festival anche la presenza di Khalil Cherif, sindaco di Sidi Bou Said, cittadina a 15 chilometri da Tunisi, pronto a gemellarsi con il comune del crotonese: «non c'è nulla meglio dei bambini per rappresentare l'unione dei popoli – ha dichiarato – abbiamo già iniziato a pensare al gemellaggio tre anni fa, ci stiamo lavorando perchè è una cosa importantissima sia per noi sia per Caccuri per uno scambio culturale ed economico. Sono qui per sostenere il Kids Fest, visto che lo abbiamo festeggiato anche in Tunisia nel mese di aprile, ma anche per scoprire la bellezza di Caccuri. Non c'ero mai stato, ma è bellissima».