Si chiama “Thabarwa nature centre” la struttura aperta a Cinquefrondi da un gruppo di monaci buddisti guidati dal maestro Sayadaw Ashin Ottamathara.

Le nostre telecamere sono entrate per la prima volta nella villa che, acquistata con donazioni provenienti dal Vietnam, sta diventando anche una casa di accoglienza per quelle “buone azioni” che sono alla base del credo filosofico di questa comunità. La guida spirituale del “centro di meditazione” del paese aspromontano,  un ex imprenditore birmano, ha spiegato che per ora l’edificio non è considerato né un tempio né un monastero, ma nulla toglie che «In futuro se la gente del luogo lo vorrà potremmo ipotizzare una costruzione diversa».

Dal Comune, l’assessore Roberta Manfrida conferma la scelta di sostenere il progetto, avendo aiutato per il reperimento della villa l’associazione che in Italia ha aperto un Centro del genere in provincia di Alessandria. Intanto, in paese l’iniziativa – avviata nella piazza principale del paese, di fronte alla chiesa - registra curiosità, accoglimento e opposizione. C’è chi da cattolico si ritrova nel concetto di meditazione, c’è chi invece prende le distanze da questa novità. Comunque sia, visto che le pratiche buddiste fanno sempre più proseliti nel mondo – non fosse altro per le scelte di tendenze di diversi divi americani, oppure per il binomio con lo yoga – in paese si preparano sperando in una “invasione pacifica” che possa migliorare gli scambi culturali, riproporre l’immagine di una cittadina accogliente e perché no dare ossigeno all’economia locale.    

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