Prestigioso riconoscimento per il disco Cip! Il cantautore calabrese è ormai unanimemente riconosciuto come una delle voci più interessanti della sua generazione
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Va a Brunori Sas, per l'album Cip!, il Premio Tenco 2020, nella categoria il miglior album in assoluto. Un prestigioso riconoscimento per uno cantautore calabrese ormai unanimemente riconosciuto come una delle voci più interessanti della sua generazione.
Da tematiche come l’odio e l’accoglienza (è stato tra l’altro tra i sostenitori di Mimmo Lucano a Riace, firmando anche il manifesto “È stato il vento”) all’amore della sua generazione, nel suo ultimo lavoro, Cip!, Dario Brunori racconta una quotidianità che fa sorridere e riflettere. Undici canzoni in tutto, che sono state anticipate dai due singoli “Al di là dell’amore” e dalla ballata “Per due come noi”.
«È un disco di dialogo che parla di un noi, scritto per unire e quindi mi piace l'idea di un rapporto diretto con le persone. Si tratta di costruire una comunità che dialoga, partendo dal disco, dalle sue tematiche e, in generale, dagli argomenti più vicini a noi». Così il 29 gennaio scorso Brunori discuteva con gli studenti dell'Università della Calabria e con i tanti fan che avevano gremito il teatro dell'ateneo per l'uscita del suo album Cip!.
Gli altri premi: Tosca porta a casa due premi: quello per la Miglior Canzone con Ho amato tutto (scritta da Pietro Cantarelli e portata in gara all'ultimo Festival di Sanremo) e quello per Miglior Album di interprete con Morabeza.
Miglior Opera Prima è l'album Canterò di Paolo Jannacci, figlio del mai dimenticato Enzo. Il Premio per il Miglior album in dialetto va a Napoli 1534. Tra moresche e villanelle della Nuova Compagnia di Canto Popolare, mentre il Miglior album collettivo a progetto segna un ex aequo: Note di viaggio - Capitolo 1: venite avanti... (raccolta di canzoni di Francesco Guccini) e Io credevo. Le canzoni di Gianni Siviero.