Oltre 1400 gli spettatori che hanno goduto delle diverse serate al teatro della Torre Marrana. Soddisfatto il direttore artistico Andrea Paolo Massara: «Abbiamo cercato di portare ciò che qui non arriva. Non grandi nomi della tv, ma autori scelti con attenzione»
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Uno sguardo sul presente, un pubblico appassionato di oltre 1400 spettatori per gli appuntamenti di teatro e cinema, con un grande sold out in chiusura con lo spettacolo premiato agli Ubu della Piccola Compagnia Dammacco. Si conclude così l’edizione 2022 di Avvistamenti Teatrali, la rassegna dedicata alla drammaturgia contemporanea ideata dall’Associazione Avvistamenti e realizzata con il patrocinio e il contributo del comune di Ricadi e grazie al sostegno di Capo Vaticano Resort Thalasso Spa e Ristorante de’ Minimi Villa Paola Tropea.
Un’edizione che ancora una volta guarda al successo del progetto portato avanti da Andrea Paolo Massara, direttore artistico della rassegna, Maria Irene Fulco, direttrice organizzativa e Michele Paluci, responsabile spazio scenico. Non un semplice cartellone estivo ma un luogo che vuole diventare presidio culturale per la comunità in primis, per i tanti emigranti che d’estate tornano nel loro paese d’origine e per i turisti di passaggio.
«Il nostro ruolo è quello di portare ciò che qui non arriva, non ci sono teatri attivi nelle vicinanze, questo diventa quindi una sorta di presidio – commenta il direttore artistico Andrea Paolo Massara–. Siamo contenti di ridare vita a questo teatro che è un luogo dove prima di tutto si fa comunità. Quest’anno abbiamo proposto spettacoli che parlassero al femminile con un occhio di riguardo a temi attuali come quello delle carceri, l’amore tossico, le nuove tendenze sessuali, gli sprechi alimentari. Tutti temi che ci riguardano da vicino con grandi artisti come Luisa Merloni, Serena Balivo, Claudio Batta e il Collettivo LunAzione, capaci di raccontarli con la giusta ironia e leggerezza. Non grandi nomi della tv, ma soprattutto autori scelti con attenzione fra le migliori voci del teatro indipendente contemporaneo».
Una stagione che riparte a pieno ritmo, dopo le restrizioni dello scorso anno, per garantire un’offerta culturale di rilievo e vivere uno dei parchi naturali e archeologici più suggestivi della Calabria a 360 gradi.
«Dopo la pandemia abbiamo cercato di ricostruire un nuovo rapporto con il pubblico – dichiara il direttore organizzativo Maria Irene Fulco – È come se avessimo iniziato un nuovo percorso di audience development: bisognava far tornare la voglia di partecipare agli eventi culturali, dopo il periodo del distanziamento e del green pass, che aveva fatto sembrare il teatro un possibile luogo di contagio. Abbiamo puntato su tre richiami: i temi attuali, la qualità artistica delle compagnie, la cordialità e l’affetto per il pubblico del nostro staff, che ha fatto sentire gli spettatori a casa. Di contagioso a Torre Marrana c’è il buon umore e un interesse vivace per il miglior teatro contemporaneo».