VIDEO | Sempre più fulcro culturale del tirreno cosentino, il centro costiero ha omaggiato l'autrice italo-americana di origine cilentana
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Maria Mazziotti Gillan è la poetessa che quest’anno si è aggiudicata il Premio Nazionale di Letteratura che prende il nome dalla Città di Cetraro, una rassegna giunta alla quarta edizione che conferma, una volta di più, la centralità culturale che il comune con il porto sta assumendo sull’intero comprensorio del tirreno cosentino.
Un’autrice di fama mondiale, la Gillan, italo-americana di matrice cilentana, tessitrice di versi in cui l’autenticità dell’attimo si eterna nella densità di sentimenti evocati da suggestioni lampanti, fugacemente richiamate da parole calibrate con la massima cura.
In compagnia della professoressa Margherita Ganeri, ordinaria di Letteratura Contemporanea all’Università della Calabria, la poetessa cresciuta nel New Jersey ha vissuto con molto entusiasmo la sua seconda venuta in Calabria, della quale ha confidato di apprezzare ogni cosa, dal cibo all’accoglienza, dal paesaggio alla natura, dicendosi felice ed orgogliosa per il premio ricevuto dalla città di Cetraro.
«Si tratta di un premio che guarda in particolare alla valorizzazione di scrittori meridionali – ha specificato la professoressa Ganeri – o anche non meridionali, ma che pongono al centro della loro opera il meridione, cosa che Maria Mazziotti Gillan ha fatto in questo suo libro "Poesie dall'Italia", che poi è anche la sua prima silloge poetica tradotta in italiano».
Interpretati da Luciana Maltese, Dorotea Occhiuzzi e Maria De Pasquale, i versi della poetessa hanno riecheggiato nella prestigiosa sala ai piani alti di Palazzo del Trono, storico edificio al cui interno è anche ospitata la mostra fotografica, che dedicata a Legalità e Memoria, è stata curata da Loredana Tripicchio, visitabile anche nel prossimo periodo.
Presentata dalla giornalista Francesca Lagoteta, la kermesse (organizzata con la collaborazione di Giorgia Spanò e Marilena Onorato) si è sviluppata sugli interventi del primo cittadino cetrarese, Ermanno Cennamo - che oltre a fare gli onori di casa, ha anche parlato di Cetraro come «città della cultura» - e di Gaetano Bencivinni, che nella sua qualità di coordinatore del Premio, ha esaltato l’efficacia delle iniziative culturali a tutela dell’identità e del patrimonio, materiale e immateriale, del territorio.