Risale ad oltre duemila anni fa. La storica dimora posta lungo via Popilia, aveva una unità di produzione dell'olio e del vino
Tutti gli articoli di Cultura
PHOTO
Le trincee perimetrali della villa di epoca romana rinvenute in contrada Squarcio, nel comune di Bisignano, sono state ricoperte per preservarle dagli agenti atmosferici in attesa dell’avvio di una più massiccia ed incisiva campagna di scavi. Si spera di riportare alla luce i pavimenti di questa antica dimora produttiva posta lungo la Via Popilia, nei pressi di un altro sito di interesse storico archeologico, Cozzo Rotondo, dove esiste un tumulo in parte naturale, in parte artificiale, dove si presume possa aver trovato riposo la salma di un personaggio di rilievo storico. I resti risalgono ad un’età compresa tra il secondo secolo avanti Cristo ed il secondo secolo dopo Cristo.
Servono fondi per proseguire gli scavi
I dettagli sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa organizzata nel comune di Bisignano, presieduta dal sindaco Francesco Lo Giudice, alla quale sono intervenuti il soprintendente Mario Pagano, l’assessore alla cultura Ornella Gallo e l’archeologa Giovanna Verbicaro che ha coordinato le prime indagini insieme a Giovanni Piccolo. Ad allertare le forze dell’ordine è stato il proprietario del terreno, impegnato in operazioni di aratura del sito. I primi rilievi hanno documentato la presenza di almeno quattro ambienti con decorazioni pittoriche e parziali pavimentazioni, riferibili in particolare all’area utilizzata come residenza. La Soprintendenza adesso cercherà di reperire i fondi necessari ad intraprendere la campagna di scavo, mentre sono state già attivate le procedure per sottoporre l’area a vincolo.