Il 24 novembre migliaia di supermercati aderiranno al progetto organizzato dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus che vuole mostrare una faccia generosa della regione, quella che offre sostegno a famiglie e persone bisognose
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Sulla 22ma Giornata della colletta alimentare, evento organizzato dalla Fondazione Banco Alimentare onlus, che si svolgerà sabato 24 novembre in Calabria e su tutto il territorio nazionale in migliaia di supermercati aderenti, si è espresso anche il presidente della Regione Mario Oliverio, il quale in un comunicato ha spiegato che «a coordinare e promuovere l'evento nella nostra regione l'Associazione Banco Alimentare della Calabria onlus. Come gli altri anni, sarà possibile donare, condividere la propria spesa con chi è povero. Un fatto ricordato nel convegno che ha richiamato attenzione sull'importante momento di coinvolgimento e sensibilizzazione della società sul problema della povertà alimentare, e che significativamente ha avuto a titolo "I poveri non numeri ma persone da abbracciare". A parlare dell'iniziativa, degli scopi che la muovono, nell'incontro moderato dal giornalista Attilio Sabato, insieme ad Oliverio sono stati il presidente nazionale della Fondazione Banco Alimentare, Andrea Giussani, che ha parlato delle molte funzioni che l'organismo assolve, il presidente dell'Associazione Banco Alimentare della Calabria, Francesco Falcone, la vicedirettrice della Charitas diocesana, Rosalba Rosa».
Colletta alimentare: un progetto per dare sostegno ai bisognosi
Oliverio ha detto che «rispetto ad un fenomeno che coinvolge migliaia di famiglie, il ruolo e la funzione di una struttura come il Banco Alimentare è importante, è di supplenza delle istituzioni. Ciò che deve fare chi ha una responsabilità di governo delle istituzioni è aiutare. È un dovere, un dovere della politica che non voglia girare la testa rispetto a problemi. Per questo, da molti anni, sin da presidente della Provincia di Cosenza, ho scelto di sostenere il Banco Alimentare». Nel comunicato il presidente prosegue affermando che «su quest'ultimo, in relazione alla realtà territoriale calabrese ha informato Francesco Falcone, ricordando come l'Associazione Banco Alimentare della Calabria onlus sia membro della Rete Banco Alimentare, 21 sedi in Italia, che dal 1996 recupera le eccedenze di produzione della filiera agro-alimentare e le redistribuisce a strutture caritative che si occupano di offrire sostegno a famiglie e persone bisognose sul territorio regionale. Falcone ha ricordato, in particolare, come il sostegno della Regione abbia permesso di raddoppiare negli ultimi anni il numero di persone da aiutare ed ha sottolineato, tra l'altro, le importanti cifre che si riferiscono alla Colletta dello scorso anno: 144 mila i chilogrammi di alimenti raccolti nei 561 punti vendita che hanno aderito dove si sono prodigati 4620 volontari. Molti, quelli presenti nell'affollata sala che ha ospitato il convegno».
Un volontariato calabrese generoso
A questi ha voluto rivolgersi Oliverio che ha detto: «Credo che in Calabria ci sia una catena della solidarietà. Il volontariato in Calabria è una realtà importante, anche in modo più ampio. Penso ad esempio al volontariato della protezione civile, che ha fatto fronte a situazioni difficili anche in vicende che hanno segnato drammaticamente la vita della nostra regione nel corso degli ultimi mesi come quelle del Raganello e di Lamezia. Un volontariato generoso - ha aggiunto - che va al di là del pronunciamento e della testimonianza. Il volontariato, quello di continuità, è una scelta rilevante che ha una dimensione carica di umanità e comprensione. Penso che in una regione come la nostra sia un dato che è nel dna della nostra comunità, di una terra che accoglie migliaia di persone che approdano dopo i viaggi drammatici della speranza sulle nostre coste; li accoglie, non li respinge».
Oliverio: «Abbiamo tanto cammino da fare»
Ha sostenuto ancora Oliverio: «Siamo la regione che in rapporto alla popolazione ha più volontariato rispetto alle altre. È un parametro alto per misurare la civiltà, che significa avere innanzitutto rispetto dell'altro, e ciò contrasta fortemente gli stereotipi. È giusto dare un sostegno. Abbiamo messo a disposizione il Comac, cinquemila metri quadrati, perché ci fosse un centro di stoccaggio dei prodotti adeguato. Cercheremo di fare di più. I bisogni sono molteplici, occorre una risposta articolata. La cura della persona non è solo dare la possibilità di poter avere un piatto caldo, ma sta nell'organizzazione del welfare e nelle risposte che devono essere date. Purtroppo abbiamo tanto, tanto cammino da fare. La funzione di persone che hanno un'attenzione ed una sensibilità su queste problematiche è un propulsore importante per spingere in questa direzione».