VIDEO | Al grande evento di LaC andato in scena nel fine settimana hanno preso parte registi e attori impegnati a raccontare la Calabria
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Informazione, comunicazione, moda, musica ma anche cinema e bellezza. Sono stati questi gli ingredienti di “Link, Tropea communication meeting, orgoglio e pregiudizio”. Al grande evento del network LaC, andato in scena per due serate a Tropea, c'è stato spazio anche per giovani artisti che attraverso il loro lavoro raccontano storie ed emozioni tutte calabresi. Come nel caso del regista Giulio Ancora, che di fronte al numeroso pubblico dell'arena del porto della Perla del Tirreno ha presentato in anteprima il teaser della sua opera prima Even, prodotto dalla società Lob&Partners, con il contributo della e Calabria Film Commission. «Questo film tratta tematiche inerenti la violenza sulle donne – spiega il regista -, ispirato alle storie di Roberta Lanzino, Simonetta Cesaroni, Lisa Gabriele -. Un poutpourri degli ultimi 30 anni di casi di femminicidi». Tra gli attori protagonisti anche la giovanissima Martina Chiappetta: «Grazie a questo progetto ho avuto la possibilità di conoscere la storia di queste donne e di quelle che sono quotidinamente vittime di violenza e di sentire anche solo in minima parte ciò che sentono loro tutti i giorni ed è veramente assurdo».
Tra gli ospiti della serata conclusiva dell'iniziativa di LaC e ViaCondotti21, organizzata insieme al Comune di Tropea e alla Fondazione Magna Grecia, anche l'attrice calabrese Annalisa Insardà: «Sono estremamente contenta di questa serata – ha commentato – e della bellezza che è stata creata intorno a questo evento da delle persone estremamente competenti che hanno dato il loro contributo perchè questo evento diventasse oltre che prezioso anche emozionante».
E ad emozionare è stata anche la proiezione di Note magiche il video promozionale sulla Calabria di Maurizio Paparazzo e Massimo Russo, vincitore del bando Calabria Emotions della Fondazione Magna Grecia, che sulle note del Flauto Magico di Mozart accompagna lo spettatore in un susseguirsi di location uniche attraverso musica, danza e bellezze naturali. «Era importante raccontare una Calabria che suscitasse emozioni – spiega Paparazzo –, cioè che riuscisse a catturare il pubblico attraverso un momento emotivo. È questo che lascia una traccia e induce a vistare la nostra terra».