La seconda serata dell’Acri Summer Festival all’anfiteatro comunale, che ha avuto per protagonista Alessandro Siani con il suo Felicità Tour, si è conclusa con i fragorosi applausi che hanno salutato l’artista napoletano.

Fra comicità e riflessione

Il noto attore intrattiene e diverte il pubblico acrese con esilaranti battute e sketch comici sui luoghi comuni e le caratteristiche peculiari degli italiani, da Nord a Sud, su giovani e anziani, ricchi e poveri.
Il suo spettacolo Felicità Tour è un racconto divertente, allegorico, ma anche riflessivo e malinconico. Una fotografia acuta e scanzonata allo stesso tempo sull’Italia di oggi, come lo sono i suoi film.
Gli intermezzi fra un brano e l’altro dello spettacolo sono le musiche composte e dirette dal maestro Umberto Scipione (sul palco coi suoi musicisti) che segnano il passaggio narrativo da un film all’altro dell’artista.
“Benvenuti al Sud”, “Benvenuti al Nord”, “Il principe abusivo”, “Si accettano miracoli” e “Mister Felicità” sono così lo spunto per le battute dell’attore comico sulle differenze culturali, di usi e costumi fra settentrionali e meridionali, fra le diverse classi sociali e le diverse generazioni, fra i politici di vent’anni fa (con il sempreverde Berlusconi) e quelli di oggi (che a differenza dei precedenti devono occuparsi di coprire e giustificare le marachelle dei padri).

La ricetta per la felicità

E poi il segmento che dà il nome al suo ultimo film e allo spettacolo. Prendendo spunto da recenti stime che che mettono i danesi e gli svizzeri («gli svizzeri ?!?») al primo posto della classifica dei popoli più felici, e gli italiani («il Paese dell'arte, dell'amore, delle belle donne, della cucina...») solo a ridosso della cinquantesima posizione, Siani riflette e ironizza sulla cosa e poi riprendendo celebri citazioni dà la sua ricetta per essere felici: «La felicità è il non sentire il bisogno di essere felici». E ancora: «La felicità dura poco ma se condivisa dura un po’ di piu».

A proposito di citazioni importanti, Siani menziona Mauro Berardi e Massimo Troisi, considerato il più grande comico sentimentale di sempre: «Trosi è il genio, Napoli la sua lampada». E ricorda anche il grande Luciano De Crescenzo appena scomparso chiedendo al pubblico di Acri di tributare a lui un grande applauso finale.