Si è aperta oggi ad Acri, la quattordicesima edizione del Premio Nazionale Vincenzo Padula. La kermesse si svolgerà all'interno dello storico Palazzo Sanseverino-Falcone fino al prossimo 11 novembre, serata conclusiva che vedrà la consegna dei premi. Il tema dell'edizione 2023 è "Narriamo il presente sognando il futuro"

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A ricevere i prestigiosi riconoscimenti del Premio Padula 2023 saranno: Dario Ferrari per la Sezione Narrativa con La ricreazione è finita, Sellerio; Miguel Gotor per la Sezione Saggistica con Generazione Settanta, Einaudi; Aldo Cazzullo per la Sezione Giornalismo; Daniele Vicari per la Sezione “Vincenzo Talarico”; Luciano Canfora per la Sezione “Testimoni del tempo” con Catilina. Una rivoluzione mancata, Laterza. Per la Sezione “Persone in Calabria” riceveranno i premi: Maria Gabriela Chiodo con Vincenzo Padula, Epistolario Tomo I. Un corpus dispersivo e frammentario, Rubbettino; Angela Siciliano con Catalogo della biblioteca di Giorgio Bassani, Officina Libraria; Vito Teti, Premio alla carriera.

Il taglio del nastro dell'edizione 2023

Il primo appuntamento della cinque giorni ha visto oggi pomeriggio la presentazione del “Calendario 2024 – La guerra vista con gli occhi dei bambini”, realizzato dal Lions Club di Acri. All'incontro, moderato dal giornalista Roberto Saporito, hanno partecipato il presidente della Fondazione V.Padula Giuseppe Cristofaro, l'assessore del Comune di Acri Graziella Arena, il presidente del Lions club Acri Raffaella Bruno, il dirigente scolastico dell'IC Padula Maurizio Curcio e il Dirigente scolastico dell'IC San Giacomo-Là Mucone Franco Murano. Nel corso del pomeriggio anche gli interventi dello psicologo-psicoterapeuta Giuseppe Gencarelli e di Giancarlo Costabile, docente di Storia della pedagogia all'Unical. Ha inoltre partecipato, prendendo la parola, anche Giovanni Battista Malomo, presidente III circoscrizione distretto Lions 108Ya. La manifestazione odierna è stata arricchita dalle “Filastrocche in musica - La guerra vista con gli occhi di Gianni Rodari” a cura di Pie in the sky chorus con musiche del Maestro Salvatore Reale. «Vogliamo raccontare il presente, comprese le difficoltà e le delusioni che il presente può avere  - dice il presidente della Fondazione Padula Giuseppe Cristofaro - sognando però il futuro, elemento fondamentale per tutti noi ma soprattutto per  le giovani generazioni». «La mia speranza è che la Fondazione sarà argomento di confronto e di investimento per il territorio - dice Cristofaro -. Fondamentale in questo senso sono i giovani, perché loro sono quelli che interpellano la nostra irresponsabilità nell'aver costruito un mondo che regaliamo loro in eredità ma che purtroppo oggi è un po' brutto»

Un calendario nel segno della beneficenza 

Dietro alla presentazione del calendario 2024 del Lions club di Acri uno scopo benefico. I proventi derivanti dalla vendita del calendario saranno infatti devoluti a Pierpaolo, un ragazzo di Acri che da tempo sta combattendo contro la sclerosi multipla. Nelle scorse settimane il 39enne ha infatti lanciato un grido d'aiuto, avviando una raccolta fondi che gli serviranno per curarsi negli Stati Uniti. L'appello di Pierpaolo è stato quindi raccolto anche dal Lions club di Acri, associazione guidata da Raffaella Bruno. I disegni stampati sulle dodici pagine dei mesi del 2024, sono stati realizzati da alcuni giovani alunni delle scuole di Acri, che hanno voluto così rappresentare la loro personalissima visione della guerra. 

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Il programma di mercoledì 8 novembre

Domani, mercoledì 8 novembre alle ore 17.00, il secondo appuntamento con il Premio Vincenzo Padula 2023. Sempre all'interno di palazzo Sanseverino-Falcone sarà presentato il volume Vincenzo Padula, Epistolario Tomo I a cura di Maria Gabriela Chiodo, edito da Rubbettino, già presentato il 21 maggio scorso al Salone del Libro di Torino; seguirà un apericena con i prodotti delle aziende locali (Romano, Nero di Calabria, Biosila, Cofone, Panificio San Luigi) e le cantine locali (Le Conche, Acroneo, Chimento). In conclusione si terrà lo spettacolo Rock Scotellaro, con testi di Raffaele Nigro e prodotto da Fondazione Appennino.