VIDEO | Un appuntamento tra i più attesi della kermesse, con il testo a cura di Maria Gabriela Chiodo: «Aveva una grande sensibilità per le masse popolari, per il loro riscatto e per l'emancipazione della donna»
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Dopo il taglio del nastro di ieri pomeriggio, il premio nazionale Vincenzo Padula ha vissuto la sua seconda giornata tra cultura, arte, poesia e musica. Nel pomeriggio odierno, all'interno della sala che generalmente ospita il Consiglio comunale di Acri, si è svolta la presentazione del volume Vincenzo Padula, Epistolario Tomo I a cura di Maria Gabriela Chiodo, edito da Rubbettino, già presentato il 21 maggio scorso al Salone del Libro di Torino. Un appuntamento tra i più attesi della kermesse.
«Il Padula nell'epistolario, soprattutto in quello familiare, ci permette di focalizzare anche il tema della donna e superare i cliché di una critica del passato - ci dice Maria Gabriela Chiodo - . Il Padula aveva una grande sensibilità per le masse popolari, per il riscatto delle fasce più deboli e per l'emancipazione della donna, per la quale ci presenta un vero e proprio progetto riformatore anche con la partecipazione al voto e alla vita politica. Ma Vincenzo Padula è una figura anche oggi attuale - dice Chiodo - anche per quello che era il suo essere anticonformismo non volendosi piegare ai potenti e al loro potere».
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L'evento ha dato spazio anche al territorio e all'enogastronomia attraverso un apericena con i prodotti delle aziende locali (Romano, Nero di Calabria, Biosila, Cofone, Panificio San Luigi) e le cantine locali (Le Conche, Acroneo, Chimento). A seguire si è svolto lo spettacolo "Rock Scotellaro", con testi di Raffaele Nigro e prodotto da Fondazione Appennino. Un progetto che vuole ricordare i cento anni dalla nascita di Rocco Scotellaro, il poeta sindaco di Tricarico, morto giovanissimo, che ha raccontato e organizzato la liberazione dei contadini del Sud con la scuola di Doria e di Carlo Levi.