Nella suggestiva cornice della sala convegni del Santuario di Paola, il professor Agostino De Rosa, docente dell’Università Iuav di Venezia, ha tenuto una lectio magistralis sul tema "Jean François Niceron e Emmanuel Maignan: Due padri Minimi tra scienza e fede".

L'evento, introduttivo alla mostra "Due Padri Minimi tra scienza e fede", organizzata dalla Fondazione “San Francesco di Paola Onlus” e prevista per il 27 marzo prossimo proprio nel Santuario regionale del taumaturgo, ha visto la partecipazione di padre Francesco Maria Trebisonda, correttore provinciale dell’ordine dei Minimi, e di padre Vincenzo Arzente.

Il professor De Rosa, noto studioso dell'opera prospettica ed artistica di Jean François Niceron, religioso Minimo del XVII secolo, ha offerto una dissertazione affascinante che ha attirato l'attenzione degli esperti presenti. Il focus è stato sulle opere dei due padri Minimi, densi di eventi politici e culturali del tempo, e sulla loro straordinaria capacità di coniugare rigore matematico con un gusto per il meraviglioso e lo stupefacente.

L'incontro è stato anche occasione per riflettere sui frutti "ingannevoli" di una "magia artificiale" applicata alla costruzione delle immagini e alla teoria della percezione, tema ampiamente discusso durante la mattinata dinnanzi ad attente scolaresche e all’arcivescovo emerito di Reggio Calabria e Bova, Giuseppe Fiorini Morosini.

Jean François Niceron (1613-1646) e Emmanuel Maignan (1601-1676), con le loro opere rivoluzionarie, hanno lasciato un'impronta indelebile negli studi sulla prospettiva seicentesca. I loro trattati sono considerati pietre miliari nella storia dell'arte, caratterizzati da anamorfosi catottriche, giochi rifrattivi e dipinti murari accelerati prospetticamente.

L’appuntamento è stato un'occasione unica per riscoprire il contributo straordinario di questi due grandi pensatori, e per apprezzare la loro visione unica che continua ad ispirare anche oggi.